di Enzo Sica
Lo spettacolo più bello è stato offerto solo dal pubblico che dal primo all’ultimo minuto ha sostenuto la squadra. E se la squadra granata ha vinto con sofferenza questa gara contro lo Spezia, uno Spezia che ha giocato in dieci uomini tutto il secondo tempo per l’espulsione di Bartolomei lo deve solo al tifo incessante della sua curva sud Siberiano.che non ha lesinato, però, anche qualche fischio certamente non ingeneroso visto che la squadra in superiorità numerica si è fatta schiacciare nel suo centrocampo non producendo neppure un’azione degna di nota nel secondo tempo. Paura, tanta, per la Salernitana e forse anche ingiustificata ma che alla fine porta a casa i tre punti, si arrampica al terzo posto in classifica in attesa degli altri risultati di oggi ma lo spettacolo offerto non è stato di quelli che ti fanno riconciliare con il calcio. E ci sono stati anche i fischi pe la squadra di Colantuono soprattutto nella fase centrale del secondo tempo quando la paura ha attanagliato tutti. Perché lo Spezia era in grande pressing, perché stava producendo il massimo sforzo per arrivare al pareggio. Poi alla fine il popolo granata si è sciolto, ha chiesto a gran voce che i propri beniamini li salutassero come sempre sotto la curva sud che si è sciolta in un grande abbraccio. D’altro canto le vittorie sono sempre la migliore medicina,quelle che ti esaltano anche quando produci poco o come nel caso contro i liguri la superiorità numerica è sembrata non esserci. Ma vincere sotto lo sguardo degli oltre 8000 presenti all’Arechi, dimenticare in fretta soprattutto la sconfitta del Penzo di Venezia è stato quello che volevano visto che lo Spezia non è certamente una squadra materasso. Però è chiaro che produrre il massimo sforzo, come hanno fatto i liguri nel corso del secondo tempo per arrivare al pareggio ha portato questa Salernitana ad arroccarsi in difesa, ad avere paura di non portare a casa l’ennesimo risultato positivo in casa. Si perchè da ieri sera l’Arechi è ritornato ad essere un fortino, con mura solide ed anche, bisogna dirlo, con grande personalità della squadra granata soprattutto nel primo tempo quando il gol di Bocalon ha sbloccato il risultato e lo Spezia è sembrato abbastanza fuori da ogni situazione nei pressi della porta difesa da Micai. Poi l’espulsione dello spezzino poteva rendere tutto più facile ma… Alla fine si vince ancora tra le mura amiche con la squadra granata che rivedremo in campo il prossimo 2 dicembre a Cittadella. Ci sono due turni di riposo, uno per le nazionali, l’altro per il campionato a 19 squadre da rispettare. E all’Arechi solo tra un mese esatto, nella gara contro il Brescia di domenica 9 dicembre. Insomma ci sarà da riposare bene, da concentrarsi e soprattutto da fare il primo pit-stop del campionato. E con 20 punti in classifica c’è solo da essere ben contenti. Qualcuno dirà: e il gioco? Ma certamente verrà eppoi questa serie B ci ha abituato fino a questo momento a gare non eccezionali. Quella che conta ora è la solidità. E questa Salernitana ne ha davvero tanta anche se soffre. Ma la sofferenza fa parte del gioco…o no?