di Marta Naddei
La sede di via Manzo, forse, gli stava stretta. Così Nicola Landolfi ha scelto la sua nuova base operativa ed ha preso possesso di una stanza a palazzo Sant’Agostino per controllare da vicino quello che accade e nella quale riceve ospiti e tiene riunioni. Peccato che quella stanza, di fatto, abbia ancora un proprietario che si chiama Marcello Feola. Già, perché il segretario provinciale del Partito democratico si è insediato in quella che è la stanza dell’Arechi Multiservice, società partecipata della Provincia di Salerno, che ha ancora a capo un presidente, ovvero l’ex assessore provinciale Feola, nominato dalla precedente gestione Cirielli. Insomma, prima di “deporre” il numero uno della Multiservice, Landolfi avrebbe deciso di prendersi prima la sua stanza in Provincia. Un po’ come se Luigi Cobellis, segretario provinciale dell’Udc (che ha sostenuto Canfora alle Provinciali), decidesse di prendere armi e bagagli e di mettere tende a palazzo Sant’Agostino.
Una scelta, quella di Landolfi, che avrebbe fatto storcere il naso a non poche persone all’interno degli uffici provinciali.
Sull’argomento è intervenuto anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Cuozzo che, da par suo, ha rimproverato il presidente Giuseppe Canfora: «Canfora la deve smettere di umiliare le istituzioni e non ci sfidi sul terreno della legalità. Se risponde al vero, si tratta di mera occupazione del potere. Tuttavia prendiamo atto che il nominato Presidente ha, probabilmente, necessità di un tutore e/o controllore. Attendiamo un provvedimento del Presidente che sfratti con immediatezza il segretario del Pd dall’abusiva occupazione delle stanze della Provincia».