Lancusi un piccolo centro reso grande dall’Università - Le Cronache
Ultimora Provincia Fisciano

Lancusi un piccolo centro reso grande dall’Università

Lancusi un piccolo centro reso grande dall’Università

di Marta Collina

Vivo a Lancusi una frazione del comune di Fisciano, nella valle del fiume Irno, un paese a pochissimi chilometri dal centro di Salerno e fa parte della sua provincia. Lancusi anticamente veniva chiamato “ Lanciusi “ perché, probabilmente, gli abitanti erano dediti alla costruzione di lance ed altre armi bianche e successivamente alla costruzione di armi da fuoco. Si narra che il primissimo modello di pistola automatica sia stato ideato e realizzato proprio qui in tempi più o meno recenti. Oltre a questa attività, gli abitanti erano dediti all’agricoltura, all’attività boschiva e alla pastorizia. E’ uno dei paesi più importanti della nostra grande provincia perché, come noto, negli ultimi anni del secolo scorso, vi fu trasferito l’Ateneo della città di Salerno. Grazie alla presenza dell’Università, Fisciano e le sue frazioni, ma non solo, anche altri paesi confinanti, come Baronissi e Mercato San Severino, godono degli indubbi benefici che una struttura come questa apporta al territorio sotto tutti gli aspetti. Il campus in questione ospita migliaia di studenti provenienti da moltissime zone del meridione e, non molto raramente, anche del centro e nord Italia oltre che delle più svariate nazioni soprattutto africane. E’ una struttura veramente immensa e al suo interno ci sono tutte gli uffici possibili compreso posto di Polizia e Posta, per non parlare di tutte le strutture sportive di prim’ordine, dal momento che non più tardi di tre estati trascorse, hanno ospitato addirittura moltissime discipline delle Universiadi. Vivere in un paesino di provincia di solito comporta dei disagi, sicuramente derivanti dalla distanza dal capoluogo e dalla mancanza di mezzi di comunicazione e delle infrastrutture, ma Fisciano non mi sembra abbia di questi problemi. E’ servita da numerose linee di autobus urbani e dal trenino della RFI (Rete Ferroviaria Italiana già FFSS Ferrovie dello Stato), appendice della metropolitana cittadina e ciò rende facilissimo raggiungere in pochissimi minuti, traffico permettendo, il centro città. Per volontà dei miei genitori ho frequentato, fin dall’asilo, tutte le scuole a Salerno e, come conseguenza di questa scelta, tutte le mie amicizie, anche quelle extra scolastiche, sono in città e per incontrarsi devo necessariamente usufruire dei mezzi pubblici o della disponibilità, mai negata dai miei, ad accompagnarmi in automobile. Tutto ciò sembrerebbe limitante e scomodo, ma in realtà non lo è, basti pensare di traslare la residenza in una grande città come Roma o Milano, laddove le distanze dal centro potrebbero essere addirittura anche superiori rispetto all’attuale, per meglio comprendere che nulla cambia rispetto agli spostamenti; in termini di tempo, grazie alla presenza di una strada a scorrimento veloce che collega Fisciano a Salerno (ex Salerno Reggio Calabria diventata dalla fine dei lavori di ammodernamento A2 Autostrada del Mediterraneo Fisciano Reggio Calabria) , in auto o utilizzando alcuni autobus di linea urbana, attraverso la Statale, di tempo ne occorre molto di meno.Per quanto riguarda altri aspetti della vita quotidiana, come ad esempio le compere e la spesa giornaliera, non ci sono differenze, con la possibilità di scegliere tra qualche iper mercato e diversi centri commerciali, perché numerosi sono nati negli ultimi anni, non ultimo il famosissimo produttore e venditore di mobili svedesi ( IKEA ) che, da alcuni anni, ha aperto una sede distante pochi minuti a piedi dalla mia abitazione che ricade però nell’agro del comune di Baronissi.Credo che, salvo sorprese, al termine delle scuole superiori mi iscriverò ad una delle facoltà presenti nell’Ateneo salernitano. Sarà anche un modo per riscattare i numerosi anni di levatacce al mattino per raggiungere in tempo i vari istituti presso i quali ho frequentato elementari medie e superiori, tutti, come già scritto, situati nella zona centrale di Salerno; potrò dormire un pochino in più, soprattutto durante la stagione invernale, e ciò è importante Consentitemi un’altra considerazione, vivere in un paesino che nel corso degli anni si è sviluppato, ma non ha perso la sua impronta di paese agricolo con numerosi campi coltivati ed alberi con ogni generi di frutto, l’aria poco inquinata, senza lo stress del traffico e della confusione che invece, purtroppo, sono in città, la facilità di parcheggiare l’auto senza il tormento di doverlo cercare, sono fattori da tenere in debita considerazione e che innalzano sicuramente il livello di qualità della vita. Svegliarsi al canto del gallo oppure d’estate addormentarsi al frinire dei grilli è veramente una bellissima sensazione. Ancora una volta l’Università condiziona aspetti non di poco conto dal punto di vista di noi giovani : i divertimenti e lo svago nel tempo libero Grazie alla grande presenza di studenti fuori sede e di altri, che frequentano comunque l’Ateneo, provenienti da zone limitrofe, è forte la presenza sul territorio di numerosi locali dove potersi riunire e divertire, ascoltando buona musica, molto spesso eseguita da gruppi di giovani anche molto bravi, nonché di altre tipologia di esercizi che somministrano anche cibi più esotici che si crede, sbagliando, esistano solo in città o paesi con una maggiore estensione o numero di abitanti. Il paese dove risiedo ed abito sembra periferico, ma di periferico ha soltanto la distanza dal centro di Salerno; nulla manca, anzi sotto certi aspetti, addirittura la qualità della vita è migliore. Manca il mare, quell’enorme distesa blu che dà un senso di libertà e di infinito, che condiziona, secondo il mio parere, anche il carattere delle persone che vicino ad esso vivono, rendendoli più aperti alla realtà; nel mio paese ci sono in compenso bellissimi monti e boschi selvaggi ,dove la natura regna incontrastata e sovrana, dove si trovano animali ed uccelli che nelle città sarebbe impossibile ammirare mentre volano indisturbati. Presenti nel territorio anche un paio di oasi naturalistiche create per facilitare il ripopolamento di alcune specie che erano ormai quasi del tutto scomparse nei dintorni. Più volte i miei genitori hanno accarezzato l’idea di andare a vivere in città; per mio padre si sarebbe trattato di un ritorno perché nato e cresciuto a Salerno, invece per mia madre ci sarebbe stato il ritorno alla vista del mare a lei tanto caro perché nata in un’altra città, Bari, dove il legame del mare con i suoi abitanti è fortissimo. In città hanno visionato appartamenti con caratteristiche più o meno simili all’attuale dimora, ma nessuno di questi rispondeva, alle caratteristiche del luogo in cui vivo ed il cambiamento avrebbe portato ad un peggioramento, in quanto si sarebbe perduto qualche particolare, come il vasto cortile oppure la possibilità di vivere da soli, anche essendo in un condominio. Personalmente, l’idea di vivere a Salerno mi piacerebbe, ma oggi vivo qui e non mi dispiace affatto.