di Erika Noschese
La città di Pontecagnano Faiano versa nel degrado assoluto. A denunciarlo Lorena Lo Nardo che in più occasione ha sollecitato, foto alla mano, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Lanzara ad intervenire in tempi brevi. Al centro della polemica le condizioni in cui riversa la spiaggia libera di Pontecagnano Faiano, nei pressi dell’Isla Bonita, e via Mar Mediterraneo, zone che – ormai da tempo – sembrano essere dimenticate non solo dal Comune ma anche dagli operatori ecologici. «La nuova amministrazione è poco attenta alle richieste dei cittadini, ho più volte postato le foto anche sui social proprio per mostrare cosa accade sul nostro territorio ma non ho mai ricevuto alcuna risposta», ha dichiarato la Lo Nardo secondo cui proprio nei pressi del passaggio a livello attualmente chiuso anche i marciapiedi sono inutilizzabili per i cittadini a causa delle deiezioni canine e dei comportamenti scorretti dei loro padroni. A questo si aggiunge la condizione del manto stradale, l’erba alta che rende quasi impossibile percorrere il viale e la puzza che fuoriesce a causa dei rifiuti lasciati per giorni in strada. «Penso che nel momento in cui io cittadino esprimo la mia fiducia al nuovo sindaco Lanzara al momento dell’elezione dovrebbe ascoltare le istanze dei cittadini – ha aggiunto la donna che vive proprio nei pressi di via Mar Mediterraneo – La zona fa veramente schifo. Circa 4 anni fa, in quella zona, furono abbandonati anche dei conigli malati, giusto per far comprendere la gravità della situazione». Problematiche, queste citate da Lorenza, che riguardano anche la spiaggia libera che non è mai stata pulita, se non dai volontari di “Vogliamo un mondo pulito”. «Per quanto riguarda la litoranea, c’è il tratto iniziale che non è balneabile a causa degli scarichi – ha aggiunto la donna – Poco più avanti, però, ci sono lidi con tanto di concessione nonostante le condizioni dell’acqua». E proprio nel tratto di mare in questione, infatti, l’amministrazione comunale aveva affisso dei cartelloni, poi rimossi, circa la non balneabilità dell’acqua. «Sono situazioni che mi lasciano allibita ma questo vale per me così come per tanti altri residenti della zona che chiedono maggiore pulizia delle zone in questione», ha poi detto denunciando – tra le altre zone – anche l’assenza di aree apposite per bambini.