Lamberti boccia Loia: Nuovo rettore, no al voto on line - Le Cronache Ultimora
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Lamberti boccia Loia: Nuovo rettore, no al voto on line

Lamberti boccia Loia: Nuovo rettore, no al voto on line

Filippo Pio Bisaccia

Il rettore uscente dell’Università degli Studi di Salerno le sta provando proprio tutte pur di non uscire dai giochi e di garantire la sua successione con la professoressa del dipartimento di Economia, Alessandra Petrone, che ha avuto una carriera fulminea diventando in pochi anni prima ricercatrice, poi associata e poi ordinaria. Una serie di autostrade alle quali stranamente per tempi, non hanno accesso tutti gli altri ricercatori e associati di tutti gli atenei italiani sia pubblici che privati. Terreno di scontro, ora, diventa il sistema di voto per il rinnovo del “Magnifico” dopo che la decana dei docenti, Genny Tortora ha avviato un duro battibecco con il direttore generale dell’Ateneo sul voto in presenza e l’apertura al voto on line che proprio il rettore favorirebbe. Ora, per chi conosce qualche elemento base di informatica sa che nessun sistema è inaccessibile. Prova ne sono gli attacchi hacker ai siti istituzionali nel mondo dopo l’invasione della Russia all’Ucraina. Molto più banalmente qualsiasi bravo professore del Corso di Laurea in Informatica, potrebbe, senza per questo affermare eresie, aggirare le protezioni e controllare chi ha votato chi e quindi violare la riservatezza, la segretezza e l’anonimato del voto espresso. La decana, Gerry Tortora, ben cosciente del pericolo avrebbe preferito evitare la modalità di voto non in presenza e a distanza. Ma dai vertici della dirigenza universitaria pare che non si voglia ascoltare ragione con lo stop del direttore generale Attilio Riggio. A dare una mano alla collega Tortora, venerdì, è giunto anche una dura analisi dell’unico docente di Diritto Costituzionale della facolta di Giurisprudenza dell’Unisa, Armando Lamberti, che in una lettera ha spiegato perché anche per ragioni squisitamente tecnico, giuridiche e costituzionali, il voto in presenza è quello che garantisce tutti. “Cari tutti – scrive il professore Lamberti nella sua missiva che a questo punto diventa un vero parere pro veritate di natura costituzionale da un professore che da oltre trent’anni svolge questo lavoro e quindi autorevolissimo – ho letto con attenzione la nota inviata dal Decano al Direttore Generale e la sua replica. Sono, come voi, sconcertato e senza parole. Le argomentazioni addotte dal Direttore Generale appaiono deboli e non condivisibili, per le ragioni che mi permetterò di rappresentarvi. Come ho ricordato nel corso dell’ultimo Consiglio di Dipartimento, sono stato responsabile organizzativo del XXXIX Convegno annuale dell’associazione italiana dei costituzionalisti, ospitato a novembre nel nostro Ateneo: in quella occasione, abbiamo proceduto al rinnovo delle cariche sociali mediante il voto elettronico in presenza, proprio per garantire la segretezza del voto, e posso assicurare che tutte le difficoltà rappresentate dal Direttore Generale sono agevolmente superabili e non comportano costi rilevanti. Del resto, anche all’interno dell’Ateneo, ci sono le risorse professionali per garantire il necessario supporto tecnico e il regolare svolgimento delle operazioni in piena trasparenza. Aggiungo che, diversamente, il voto da remoto si porrebbe in contrasto con lo stesso Regolamento di Ateneo e, cosa ancor più grave, con il principio costituzionale della segretezza del voto (art. 48 Cost.). Appare ancora più grave che la legittima richiesta avanzata da ben 8 Dipartimenti e condivisa dal Decano non sia stata tenuta in minima considerazione. Mi permetto, a questo punto, di suggerire un incontro, nel più breve tempo possibile, degli 8 Direttori dei Dipartimenti richiedenti, unitamente al Decano, con il Rettore, il Pro Rettore Vicario e il Direttore Generale (ed eventualmente alla presenza anche dei Rettori Emeriti), per un confronto su un tema che attiene alla qualità della democrazia nel nostro Ateneo e per arrivare, se possibile, ad una soluzione condivisa. A margine dei risultati di questo incontro, si possono poi valutare altre iniziative per ribadire la necessità del voto in presenza”. Nella lettera Lamberti rivela anche che ben 8 dipartimenti universitari si sono detti contrari alla decisione del direttore generale ma non sono stati proprio ascoltati. “Soprattutto il Rettore – sussurra un docente universitario prestigioso e dalla lunga carriera – a prescindere dovrebbe eliminare alla radice ogni possibile dubbio. L’elezione del nuovo Rettore non può essere sfiorata da nessuna ombra di dubbio che minerebbe la credibilità del successore chiunque esso sia”. Insomma sul voto a distanza on line scende il veto quasi totale dei votati per il rinnovo del rettorato. Per la corsa alla guida scientifica dell’Università sono in corsa la professoressa Alessandra POetrone che gode dell’appoggio del rettore uscente, Virgilio D’Antonio, già direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Pietro Campiglia proveniente dalla Facoltà di Farmacia, Carmine Vecchione, dalla Facoltà di Medicina e ex Pro-Rettore di Loia carica dalla quale si è dimesso e Paola Adinolfi già direttrice del master Daosan anche lei proveniente dal dipartimento di Economia. Una battaglia dura, insomma che già si prevede senza esclusione di colpi e che ora si gioca sulla presenza ai seggi degli aventi diritto rispetto alla possibilità del voto on line che scompaginerebbe quorum, votanti, e come dice il professore Lamberti, violerebbe la sicurezza e la segretezza del voto. Un braccio di ferro non da poco di cuipare sia stata già investita la ministra Bernini proprio per dirimere la faccenda.