
di Erika Noschese
Il Comune di Vietri sul Mare attenzionato da Magistratura e Guardia di Finanza. Al centro delle indagini la posizione debitoria di un consigliere di maggioranza che, negli anni, avrebbe maturato debiti nei confronti dell’amministrazione Giovanni De Simone per tasse non pagate. Secondo quanto emerso, infatti, il consigliere, titolare di una attività in zona, avrebbe ripagato i debiti seppur in parte. Ad oggi infatti è, in ogni caso, fino alla data dell’elezione del consigliere, sussisteva l’incompatibilità. Sulla vicenda, come detto, l’ombra della magistratura anche alla luce degli esposti presentati da alcuni candidati della lista che attendono di poter conquistare uno scranno in maggioranza, in sostituzione del consigliere indebitato. Ad attenzionare la questione anche i consiglieri del gruppo Vietri che vogliamo Alessio Serretiello, Antonella Scannapieco e Maurizio Celenta che avevano prestanto una prima richiesta circa una eventuale incompatibilità e, di conseguenza incandidabilità, del consigliere di maggioranza nel mese di giugno 2024: «Oggi a seguito di nostre richieste di chiarimenti e diversi solleciti si è appreso dell’esistenza di “consistenti” situazioni debitorie relative a tributi locali accertati e non pagati da consiglieri di maggioranza. Dal primo consiglio comunale abbiamo richiesto informazioni precise circa la presunta incompatibilità (Tuel art.63 c. 6) alla carica di consigliere comunale – hanno detto i consiglieri di minoranza – Ci siamo dovuti “scontrare” con comportamenti opachi, dilatori ed omertosi messi in atto dall’amministrazione e anche dai preposti uffici comunali e di che ne ha la responsabilità». Da qui la richiesta alla segretaria comunale di attivare le procedure previste al fine di dissipare qualsiasi dubbio circa i profili di incompatibilità della carica di consigliere. «Si è aperta, non da oggi, in questa amministrazione la questione del perdurante ed esibito mancato rispetto delle regole; mancanza di trasparenza amministrativa (sempre fortemente ostacolata); palesi e denunciati conflitti di interesse tra assessori e loro familiari in società partecipate – hanno aggiunto – Una gigantesca questione di (in)decenza politica ed amministrativa. Chi amministra “la cosa pubblica” non è sopra la legge ma è tenuto a comportamenti di correttezza e rispetto dell’istituzione e dei cittadini che rappresenta. Per la democrazia, per la trasparenza, per la legalità». Ma non è l’unico caso di incompatibilità che si registra al Comune di Vietri sul Mare: un consigliere, sempre di maggioranza, è figlio del presidente della Vietri Sviluppo, società partecipata del Comune. In più occasioni, l’opposizione ha chiesto di conoscere la posizione del primo cittadino e cosa intende fare per risolvere la problematica ma anche in questo caso si registrano non poche criticità e silenzio. Per il sindaco e la sua maggioranza, dunque, le criticità da affrontare non sono poche.