Erika Noschese
Il sogno di un centro destra unito si infrange anche a Pellezzano. Dopo la candidatura a sindaco di Claudio Marchese è infatti nuovamente spuntato il nome di Giovanni D’Agostino, già consigliere comunale ed espressione di Fratelli d’Italia.
Dottor D’Agostino, anche a Pellezzano due liste di centro destra. A lei pesa il fatto che la Lega non appoggi il suo nome?
«Francamente, in questo momento il fatto che lei dica che io sono candidato sindaco è una cosa che dite voi giornalisti. Io ho dato la mia disponibilità ad uno schieramento, cercando l’unione attorno ad un nome che può essere il mio o quello di chiunque altro. Io ho dato disponibilità ad un ragionamento poi vediamo cosa accade in questi giorni».
La Lega però ha già dichiarato più volte che non sosterrà il suo nome.
«Io la Lega non l’ho sentita. Francamente, faccio anche fatica a crederlo perchè qualche giorno fa ho sentito Mariano Falcone (il segretario provinciale ndr) ma non mi risulta nulla di tutto questo. Ovviamente, se dovesse essere così ne sono dispiaciuto».
Per quanto riguarda il suo “sfidante” Claudio Marchese cosa ne pensa? Potrebbe essere il nome del candidato sindaco? Si può pensare ad un’unione per la formazione di un’unica lista?
«Marchese per me è una bravissima persona. Con lui ho condiviso 15 anni in maggioranza nonché una militanza politica molto più lunga. Per me, Ma chese è un valido candidato ed un ottimo amministratore». Da dove dovrebbe ripartire Pellezzano?
«Dalla normalità. Il mio programma potrebbe puntare sulla sicurezza, igiene e decoro urbano, inteso a 360 gradi».
A proposito di sicurezza, nei mesi scorsi si sono verificati non pochi furti sui rioni collinari di Salerno. Secondo lei, è davvero così allarmante la situazione in città?
«Questo è un dato. Pellezzano è stata bersagliata da questi eventi come furti d’appartamento o furti d’auto. Ovviamente, rispetto a questo, il mio auspicio per Pellezzano è un rafforzamento della polizia locale, la stazione dei carabinieri che sembra essere un problema molto forte e molto sentito e soprattutto un aumento della videosorveglianza».
Lei potrebbe essere il candidato scelto sia da Forza Italia che da Fratelli d’Italia. Non le pesa l’accordo, poi non raggiunto, con Morra?
«Non posso esimermi dal dire che in questo accordo ero compreso anch’io. Avevo fatto un accordo con Morra, al di là dei partiti, era un accordo di territorio e l’avevo già precisato perchè si era decisi ad andare sul nome di Morra perchè in possesso di un progetto giovane che poteva essere integrato dai valori della mia associazione “Officina Pellezzano” nella quale, a livello locale, credo più nella sua incidenza che in quella dei partiti». Recentemente, Falcone ha dichiarato che appoggiare un candidato tesserato dem come Morra significa distaccarsi dai valori del centro destra. Lei non è d’accordo? «Io credo che in questo momento la politica debba, a livello locale, fare un passo indietro e far ragionare gli uomini perchè per quanto concerne i valori, credo che i 56 giorni senza un governo, dopo aver fatto una competizione elettorale, sia indicativo del fatto che il governo passa per gli uomini».