Un nuovo capitolo, tutt’altro che positivo, nella querelle tra la fondazione Scuola Medica Salernitana e i volontari della cooperativa Galahad che per anni hanno garantito ottimi risultati, soprattutto in termini di visite, al Museo Roberto Papi e al museo Virtuale della Scuola Medica salernitana. Dunque, non è bastato venir meno ad ogni accordo verbale pregresso ed aver liquidato via mail l’operato della cooperativa sociale Galahad che, per 12 lunghi anni, ha dato anima e corpo per valorizzare il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana e il Museo Roberto Papi di Salerno, accogliendo e attraendo turisti e scuole. Adesso, la Fondazione Scuola Medica Salernitana presieduta da Enrico Indelli e diretta, su nomina di quest’ultimo, dall’odontotecnico Massimo Carmando, si “giustifica” per i pagamenti arretrati relativi al servizio prestato presso i musei per i mesi sperimentali (prima del “benservito” ricevuto ndr), tirando in ballo mancati riscontri a presunti solleciti di incontro indirizzati dalla Fondazione alla Cooperativa stessa. In sintesi, la Fondazione sostiene di aver richiesto, invano, la restituzione di quanto custodito nell’ambito del servizio prestato dalla cooperativa sociale e, solo mercoledì, a fronte dell’ennesima richiesta di liquidazione della fattura già emessa da Galahad (riguardante quasi totalmente la retribuzione dei volontari ndr), ha precisato tramite una sua consulente che provvederà a retribuire i volontari per l’impegno profuso come da accordi, solo dopo tale restituzione. Tuttavia, non vi è alcuna traccia dei presunti solleciti di incontro senza risposta cui fa riferimento la Fondazione che non risultano in realtà mai giunti alla cooperativa sociale Galahad, la quale, al contrario, da metà marzo, ha scritto più volte, a mezzo Pec, alla Fondazione per sollecitare sia i pagamenti che le spettano e sia, contestualmente, un incontro in cui stabilire le modalità di restituzione delle chiavi e di quanto custodito dalla cooperativa. A tali solleciti ufficiali, ad oggi, mai una risposta è giunta da parte della Fondazione che, dunque, nonostante il deplorevole trattamento riservato alla cooperativa messa alla porta dopo aver reclutato, formato e gestito i nuovi volontari per i musei, si ostina a non provvedere neppure alla liquidazione della fattura richiesta precedentemente dalla stessa Fondazione all’atto del termine della collaborazione. Una vicenda più unica che rara quella provocata da Enrico Indelli che, va precisato, risulta essere delegato del Cda della Fondazione Scuola Medica Salernitana e non presidente. Presidente, invece, risulta a tutti gli effetti il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. E’ dal primo cittadino che necessariamente ora occorre che Galahad abbia risposte nette per chiarire l’incresciosa situazione e veder garantita, quantomeno, la liquidazione della fattura, da parte della Fondazione, per il servizio già fornito dalla cooperativa e dai suoi volontari.
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