È mancato il gol, ma le note positive questa volta ci sono state. Primo punto in trasferta e prima volta senza gol per la Salernitana di Martusciello che torna da Reggio Emilia con un pareggio che va ad interrompere la striscia negativa di due sconfitte restituendo il sorriso alla truppa granata. È comunque un sorriso amaro o almeno carico di rammarico, perché dal Mapei Stadium, la Salernitana è uscita con la consapevolezza di aver lasciato due punti sul terreno di gioco. Tolta la traversa su punizione di Portanova, la Reggiana non ha costruito molto mentre le occasioni migliori sono state tutte di marca salernitana. Ai punti avrebbe meritato la squadra di Martusciello, ma, quando finalmente non prendi gol, non riesci a trovare la concretezza e la giusta lucidità sotto porta. Un po’ come la storia della coperta troppo lunga o troppo corta? Si, ma fino ad un certo punto. Con Reine- Adélaïde a centrocampo e Hrustic nel tridente offensivo, la squadra granata ha mostrato maggior compattezza ed anche equilibrio, dopo qualche minuto impiegato a prendere le misure e le giuste posizioni in campo. Poche occasioni concesse, tante create ma, oltre un errore clamoroso di mira di Braaf nel secondo tempo, la Salernitana si è trovata di fronte un portiere come Bardi che ha davvero sfoderato una grande prestazione. Se al 10’ il tiro di Braaf era stato comodo, ben più difficile è stato l’intervento sulla conclusione a botta sicura di Wlodarczyk, servito magistralmente da Maggiore al 25’. La Salernitana, poi, nel secondo tempo ha aumentato ulteriormente la qualità, dopo gli ingressi al 57’ di Verde e Torregrossa, prima, e poi di Soriano. La squadra ci ha provato così fino alla fine, sprecando al 60’ con Braaf il gol in maniera clamorosa dopo un azione ben orchestrata dai granata. L’ex Verona all’altezza del dischetto ha sparato clamorosamente fuori dopo un tacco smarcante di Reine- Adélaïde. Un tiro di Hrustic, uno di Verde, uno di Torregrossa ma bardi ha detto di no a tutti, chiudendo la sua giornata da mvp in pieno recupero quando ha respinto la conclusione ravvicinata di Torregrossa. Alla fine di questa trasferta resterà la voglia di provarci fino alla fine, una crescita dal punto di vista di gioco ma anche fisico da parte di alcuni giocatori come Ferrari, che poco o nulla ha concesso all’ex Gondo e Maggiore che ha chiuso il match in posizione da play, dopo l’uscita di Amatucci. Ci sono i margini per continuare a crescere e la sensazione è che questo punto potrà avere un peso specifico importante nel percorso di costruzione di questa Salernitana che ha dimostrato di avere voglia, grinta e appartenenza. E dopo lo scempio dello scorso anno è già tanto.
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