«La Salernitana sia del popolo» - Le Cronache
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«La Salernitana sia del popolo»

«La Salernitana sia del popolo»

Andrea Pellegrino

la salernitana ai suoi tifosi. Antonio Cammarota ripropone, come già fatto in passato in Consiglio comunale, la strada dell’azionariato popolare per la squadra di calcio della città. Una posizione maturata soprattutto negli ultimi tempi, con il consigliere comunale salernitano in forte disaccordo con la gestione che Lotito fa di quello che, a tutti gli effetti, è considerato un patrimonio cittadino. Ma di gestioni non ottimali, il presidente della commissione consiliare Trasparenza, ne riscontra molte: di queste, diverse sono direttamente collegate a Palazzo di Città, come ad esempio la questione relativa ai dehors delle attività commerciali cittadine.

Vicenda Dehors. E’ sul tavolo da parecchi mesi e ad oggi c’è ancora molto caos. Tra l’altro, negli ultimi giorni, la vicenda è tornata alla ribalta dopo l’aggressione ai danni del consigliere comunale Corrado Naddeo…

«L’aggressione al consigliere Naddeo, per cui tutti i consiglieri comunali e anche la commissione Trasparenza hanno espresso la massima solidarietà e vicinanza umana, merita l’approfondimento delle indagini penali e, all’esito, la costituzione di parte civile del Comune di Salerno. non è pensabile che nel cuore del centro della città si possa usare le mani nei confronti di un rappresentante delle istituzioni che, a prescindere da tutto, aveva ragione se è vero che il gazebo è stato poi smontato. sulla vicenda dehors va fatta anche un’altra considerazione: le dichiarazioni dell’assessore competente, in netto contrasto con quelle di Naddeo – di natura politica – assumono, proprio per la natura politica, l’evidente indicazione di una mala gestio da un lato e di una crisi della maggioranza dall’altro. non sanno che cosa devono fare».

Domenica nuove indagini sul Viadotto Gatto, anche in questo caso non si vede ancora la luce…

«Abbiamo chiesto, in commissione ma poi personalmente anche in Consiglio comunale, di fornirci tutte le carte relative all’affidamento alla Istemi dei lavori di verifica strutturale che furono, come tutti ricordano, sollecitati dalla commissione trasparenza che ne individuò la necessità e l’urgenza, prima assolutamente ignota. l’assessore non ha prodotto la documentazione. Cosa c’è dietro? Perché si affida una verifica strutturale facendo i lavori di notte e poi, dopo 7-8 mesi, si sta ancora a tergiversare? Delle due l’una: o sono inutili queste verifiche strutturali, o evidentemente si sta giocando col fuoco. Ma, in ogni caso, noi vogliamo vedere le carte: perché è stata scelta questa azienda, con quali criteri, che cosa sta facendo, che tempi ha, che costi ha. siamo pronti, perché siamo stanchi, anche a mandare le carte alla Procura».

Accanto al caso del Viadotto c’è un problema più generale che riguarda la viabilità in città, tra cantieri infiniti e una scarsa presenza di parcheggi…

«La viabilità in città è condizionata da due elementi: il primo, la presenza del porto commerciale di salerno che impone l’intasamento del Viadotto Gatto e non si è stati capaci di gestire nemmeno l’orario di entrata e di uscita dei tir. addirittura, in estate abbiamo avuto la domenica con il Viadotto Gatto bloccato dai mezzi pesanti. Tutto questo, in un Paese civile – come amerebbe dire qualcuno – è assolutamente inaccettabile. la seconda cosa, legata alla prima, è l’incapacità amministrativa di gestire anche i più banali lavori autostradali, come sta avvenendo da parte dell’anas dei lavori in tangenziale ai vari svincoli. anche qui vi è una gestione demenziale, arrogante, lontana dai problemi della città».

Ambiente: da tempo resta chiuso il sito di compostaggio di Salerno, dopo l’inchiesta dell’Anac che ha portato, tra l’altro, alla risoluzione contrattuale con la Daneco e l’affidamento alla Salerno Pulita. Non pensa che la chiusura dell’impianto possa gravare sul ciclo dei rifiuti, quindi sulla raccolta differenziata ed in parte dell’aumento delle tariffe?

«La gestione dell’ambiente in generale e in particolare di salerno Pulita, non ha mai visto delle cadute così basse come nell’ultimo periodo. si è preferito spendere decine di migliaia di euro per un direttore generale di cui si poteva fare tranquillamente a meno, che graverà o sugli stipendi di chi lavora o in ogni caso nelle tasche dei cittadini con la Tarsu più alta d’Italia. Mala gestio, inaccettabile. ancor più perché la città è sporca. Quando una squadra non funziona, il capitano dovrebbe prenderne atto». Cartelle pazze Soget, ritorna il caso… «Un conto sono gli avvisi infondati, un conto sono gli avvisi scorretti. Punto. abbiamo notizia di contribuenti che hanno ricevuto l’avviso nonostante avessero prodotto l’attestazione del pagamento: ricevere gli avvisi dopo 5 anni, imponendo ai cittadini di recuperare vecchie ricevute, è profondamente scorretto e non compete in un rapporto che deve essere leale tra pubblica amministrazione – di cui la soget è concessionaria – e cittadino. Così come, per esempio, non compete nascondere l’autovelox per fare la multa. Tanto per essere chiari».

Un commento sulla Salernitana, o meglio sulla gestione societaria della squadra cittadina. Lei in Consiglio comunale lanciò un appello al sindaco e all’amministrazione…

«Indipendentemente dalle vittorie fuori casa o dalle sconfitte in casa, è chiaro a tutti che questa gestione è fittizia perché salerno diventa una colonia laziale, perché il presidente non è il presidente della salernitana e quindi noi siamo figli di un dio minore, colonia laziale. noi che abbiamo sostenuto la salernitana e la città di salerno in ogni dove, in ogni serie, in ogni quando. Dopo la contestazione che seguiva quella della tifoseria salernitana alle offensive parole di lotito nei confronti della città, dei cittadini e della squadra e della tifoseria, in Consiglio comunale ho proposto l’azionariato popolare in occasione del centenario granata. Per la riuscita dell’azionariato popolare c’è bisogno di due condizioni: la prima, una grande platea; la seconda, un evento. noi abbiamo sia uno che l’altro e mi riferisco alla platea di tutto il mondo che l’azionariato potrebbe stimolare, attraverso eventi mirati, in occasione del centenario. naturalmente, l’azionariato popolare deve essere in mano pubblica, per garantire l’assoluta efficacia dell’azione da un lato e l’imparzialità. l’ho proposto al sindaco, alla Camera di Commercio, agli enti istituzionali e territoriali: credo che si debba andare in questa direzione, anche se rimanesse l’attuale assetto societario, se non altro per dare man forte e controllo alla gestione. azionariato popolare in mano pubblica: faremo delle iniziative sul punto»