Il centrosinistra torna ad attaccare l’amministrazione provinciale sulla mozione che ha portato alla decadenza di Edmondo Cirielli. I gruppi consiliari di Partito Democratico, Italia dei Valori e Sinistra per la Provincia, durante una conferenza stampa, svoltasi ieri mattina a Palazzo Sant’Agostino, hanno denunciato il comportamento della maggioranza di centrodestra sulla presunta incompatibilità di Cirielli e sui rapporti che l’amministrazione continua ad avere con alcuni comuni di orientamento politico diverso.
Molto duro è stato il commento del capogruppo Pd Nino Savastano: «Qualcuno crede che la Provincia debba diventare, se non lo è già ora, la sede elettorale del PdL in vista delle prossime elezioni politiche. Il presidente Cirielli ha offeso fin dal suo insediamento tutti i cittadini, che l’hanno votato nel 2009, perché in questi tre anni ha svolto il suo ruolo part-time. Fin dal primo momento si sarebbe dovuto dimettere e la mozione che il PdL ha approvato lunedì è davvero una schifezza. Dicono di voler evitare il commissariamento dell’ente per completare il loro programma di governo ma – ha affermato Savastano – sinceramente non so di quale programma stiano parlando perché fino ad oggi non hanno fatto assolutamente nulla per i salernitani».
Sulla stessa linea il consigliere democratico Giovanni Coscia: «Abbiamo presentato un ricorso amministrativo contro questa situazione in quanto la decadenza di Cirielli è un atto di arroganza politica perché di giuridico non c’è niente ma è esclusivamente una questione politica e per questo ora la maggioranza è in difficoltà. Il decreto 138 del 2011 della Commissione della Giunta per le Elezioni ha stabilito che per Cirielli, Cesaro ed altri presidenti non esiste alcuna incompatibilità. Quando proponemmo noi di convocare un consiglio sul tema non ci furono date risposte mentre lunedì è andata in scena l’approvazione di una mozione, presentata da Salvatore Memoli, che è stata subito discussa ed approvata. Quello messo attuato da Cirielli è un tradimento perché se una persona si candida alla guida della Provincia deve portare a termine il mandato». Durante il suo intervento Coscia ha illustrato anche alcuni numeri sulla Giunta Cirielli: 32 assessori in tre anni, 90 consiglieri politici, 43 consulenti per la Commissione di Vigilanza delle società provinciali e 33 staffisti. «Potremmo giocarceli al lotto» ha ironizzato l’esponente del Pd. Sulla questione dell’incompatibilità molto chiare sono state le parole del capogruppo dell’Idv Carlo Guadagno: «Non ho nulla di personale contro Antonio Iannone ma non è stato eletto dai cittadini e quindi non può ricoprire il ruolo di presidente della Provincia. C’è un’inopportunità politica che va eliminata». Critico anche il consigliere del gruppo Sinistra per la Provincia Fausto Postiglione: «Cirielli ha organizzato con la sua fuoriuscita una macchina elettorale per riuscire ad essere eletto in parlamento. Sono deluso e disgustato per il suo comportamento». Infine, tutti i consiglieri di centrosinistra hanno denunciato un atto ritorsivo che sarebbe stato compiuto dall’amministrazione provinciale lo scorso 18 ottobre nei confronti del comune di Campagna. «Hanno bocciato il Piano Urbanistico Comunale di quella città solo perché il sindaco non è del PdL» ha denunciato Coscia. «I sindaci non iscritti al centrodestra non vengono ascoltati dall’amministrazione ed è scandaloso» gli ha fatto eco Savastano. Mentre Postiglione ha ricordato come «Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino, i cui sindaci erano di centrodestra, sono sempre stati trattati degnamente e con rispetto dalla Giunta Villani». Insomma, la battaglia del centrosinistra contro l’amministrazione provinciale continua ed è destinare a durare anche nei prossimi giorni.