di Andrea Pellegrino
Ancora proteste al Molo Manfredi dopo l’apertura di un parcheggio pubblico che ha ristretto i posti auto riservati a diportisti ed operatori del porto. Dopo le denunce dei giorni scorsi, riportare su queste colonne, la protesta prosegue con gli imprenditori ed i titolari di agenzie marittime che reclamano i loro posti auto. «Siamo stati sfrattati dalla sera alla mattina – dicono – e non abbiamo più i nostri posti, nonostante abbiamo regolare permesso rilasciato dall’Autorità Portuale». Ed è proprio all’Authority guidata da Andrea Annunziata che gli imprenditori e gli operatori del Molo Manfredi contestano l’ultima ordinanza, quella firmata il 3 agosto a due giorni dall’apertura del parcheggio pubblico affidato al Comune e quindi a Salerno Mobilità. «Questa ordinanza – dicono – spazza via un precedente provvedimento che stabiliva tutti gli spazi. Ora la cosiddetta area verde (quella concessa agli operatori) si è ridotta al massimo di 15 posti nei pressi della Stazione Marittima». E non si esclude, dunque, che l’atto possa essere impugnato. Tra l’altro accusano: «Ci si riempie la bocca che il Comune ha trovato 150 posti in più. Non è vero. Sono stati semplicemente cambiati i colori delle strisce all’interno del Molo Manfredi: da gialle sono passate a blu». Il tutto, tra l’altro, mentre mancano, così come da regolamento, le strisce bianche ed i posti riservati ai disabili. «Non sappiamo – proseguono – quali accordi ci siano con il Comune di Salerno, che a quanto pare è l’unico a guadagnarci. Mentre a noi toccano solo i disagi». Tra l’altro, sempre secondo l’ordinanza dell’Autorità Portuale, il parcheggio pubblico ci sarà anche durante i weekend di Luci d’Artista, sempre a pagamento e gestito da Salerno Mobilità. Al Molo Manfredi da giorni ormai la tensione è alta e si valutano le mosse (anche legali) da intraprendere. Un appello è stato lanciato anche al Comune dove tra qualche giorno (almeno si spera) dovrebbero insediarsi le commissioni consiliari, compresa quella ai trasporti che potrebbe avere come primo punto all’ordine del giorno proprio il caso Manfredi.