di Monica De Santis
Le criticità della sanità salernitana messe in luce dalla Cisl Funzione Pubblica di Salerno, nel corso di un incontro che si è tenuto ieri mattina e al quale hanno preso parte Pietro Antonacchio, Alfonso Della Porta, Biondino Gaetano, Andrea Pastore, Lorenzo Conte e Federico Ferrara. Tema principale dell’incontro le problematiche sulla gestione della sanità pubblica e problematiche che tutti i lavoratori da tempo vivono e che inevitabilmente hanno conseguenze sui servizi erogati ai cittadini. Nel corso dell’incontro sono stati presentati gli obiettivi ipotizzati e quelli da raggiungere, per far valere i diritti dei lavoratori sanitari. Diritti dei lavoratori impiegati dall’Asl di Salerno e anche di quelli dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Ma si è parlato anche della campagna elettorale per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria, che “Come in ogni tornata, invece di affrontare i contenuti di un programma, – spiega Pietro Antonacchio – alcune organizzazioni si dilettano a screditare le altre sigle, facendo intendere compromissioni su atti e procedure. Quello che sta accadendo alla ASL di Salerno e nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è la criminalizzazione dell’effimero. Come spesso accade si creano tempeste in bicchieri d’acqua”. “Sono mesi che ci stiamo battendo su questa situazione” ha spiegato il segretario provinciale Alfonso Della Porta “Purtroppo è tutto bloccato, anche gli incarichi professionali che da 15 anni non vengano affidati. C’è una situazione che non quadra perchè da una parte ci dicono che il personale è in esubero, noi invece diciamo che manca perchè ci sono delle ore di straordinario eccessive di cui nessuno sa dare una spiegazione”. I delegati della Cisl Funzione Pubblica di Salerno hanno dunque elaborato una piattaforma programmatica rispettivamente per l’Asl e l’azienda ospedaliera di Salerno e ha spiegato ancora Pietro Antonacchio avrebbero piacere di potersi confrontare “con le altre organizzazioni anche al fine di poter pianificare un lavoro congiunto a far data successiva dall’insediamento, per poter congiuntamente favorire riorganizzazione dei servizi, miglioramento delle prestazioni e della qualità assistenziale e ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse umane e economiche”. 25 gli obiettivi che si vuole cercare di raggiungere. Partendo, dalla stabilizzazione del personale precario con le procedure previste dalla Legge Madia (requisiti 36 mesi) e Legge di Bilancio 2021 n° 234 c. 268 del 20/12/21 (stabilizzazione 18 mesi); ed ancora le proroghe dei contratti al 31/12/2022, secondo quanto disposto dalla Finanziaria 2022; e poi l’utilizzo in convenzione delle graduatorie per stabilizzare il personale con contratto a tempo determinato; i passaggi orizzontali nell’ambito della stessa categoria tra profili di diverso livello economico – completamento procedure ancora sospese ed attivazione di nuove procedure; l’attivazione dell’istituto di Pronta Disponibilità (Reperibilità) per gli operatori dell’Emergenza- Urgenza e nuova regolamentazione dell’istituto; Fino ad arrivare alla regolamentazione orario di lavoro: che comprende tra le altre cose la flessibilità oraria; il Part-time orizzontali e verticali; la Banca delle ore; la Banca delle ferie e orario convenzionale; la Gestione del debito orario, i permessi e assenze giustificate; il Riconoscimento e regolamentazione dei 15 minuti per attività di vestizione, e infine la svestizione e il passaggio di consegna.