Parte già tra le polemiche l’avventura ufficiale del nuovo centro commerciale “La Fabbrica”, che ha aperto i battenti integralmente nella giornata di ieri con la partecipazione di Serena Autieri e Rocco Hunt. Verrebbe da chiedersi se anche i due ospiti subiranno lo stesso trattamento dei venti operai, tra cui Lucio Iuliano, che ancora attendono di essere pagati per il lavoro svolto e ultimato senza il quale, di fatto, l’apertura ufficiale del centro commerciale non ci sarebbe stata. Il lavoro degli operai, infatti, è andato avanti nonostante il mancato pagamento degli stipendi degli ultimi mesi proprio perché la proprietà aveva assicurato che avrebbe versato le cifre dovute. Quando sarebbe scaduto il contratto? «Il 30 settembre scadeva il contratto, ma io non l’ho voluto rinnovare perché non ci stavano pagando». Quante persone hanno il suo stesso disagio? «Il problema riguarda una ventina di persone, che quando si è provveduto alla realizzazione del centro commerciale hanno lavorato, proprio come me, sul fronte edilizio. Da due mesi non riceviamo lo stipendio e abbiamo le differenze sulle buste paga di giugno e luglio che non sono state ancora versate. Poi non ci hanno pagato la cassa edile, ferma da giugno 2017». Qual è la sua storia all’interno de La Fabbrica? «Ho lavorato lì per 4 mesi. Quando sono arrivato io avevano già fatto il primo sciopero, perché gli operai anche allora non venivano pagati. Dopo quello sciopero hanno iniziato a pagare quasi puntualmente ogni stipendio, poi si sono bloccati di nuovo. Nel nostro caso, dobbiamo prendere le mensilità di agosto, settembre e Tfr. Anche agli altri colleghi prima di noi non è stato versato il Tfr». Qual era il vostro contratto? «Eravamo in 4 a tempo determinato, ogni volta il contratto ci veniva rinnovato per brevi scadenze. Altre persone, invece, avevano il contratto a tempo indeterminato ma gli è arrivata la lettera di licenziamento qualche giorno fa». Ci sono state fibrillazioni in fase di lavoro? «Altri problemi non ce ne sono stati, purtroppo noi ci siamo semplicemente fermati e abbiamo chiesto il pagamento. Abbiamo fatto il primo incontro coi sindacati e ci hanno detto che ci avrebbero pagato il 9 settembre, ma non è successo. Dopo un altro incontro avevano detto che ci avrebbero pagato ormai 20 giorni fa, ma neanche in quel caso ci hanno pagato. Ieri ho parlato direttamente con Giuseppe, il proprietario, che se ne è infischiato totalmente della cosa. A quel punto mi sono mosso con Giuseppe Vicinanza della Cisl e qualche giorno fa abbiamo fatto denuncia all’ispettorato del lavoro. Il lavoro comunque stava per finire, il problema è che non ci stanno pagando, ma noi saremmo stati licenziati tutti inevitabilmente a fine mese». Chi dovrebbe versare il dovuto? «La Euro Appalti di Roma ha vinto la gara e noi siamo stati assunti tramite loro. I pagamenti però ce li faceva il consorzio e non Euro Appalti. Inoltre, ci risultano non ancora versati i contributi di luglio, agosto e settembre. Negli altri casi precedenti al nostro il problema è stato risolto, hanno versato gli acconti e poi hanno saldato». Avete intenzione di fare qualcosa in occasione dell’inaugurazione del centro? «Non faremo alcuna protesta, aspettiamo il colloquio con l’ispettorato ma non vogliamo altro che lo stipendio che ci spetta. Il lavoro è finito, noi dobbiamo prendere quasi 3 stipendi più vari contributi ma nel frattempo, oggi, faranno l’inaugurazione del centro come se nulla fosse».
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