Il musicista perugino in duo con il chitarrista Nando di Modugno ha illuminato la seconda giornata del XIII congresso dell’European Clarinet Association. Stasera alle ore 20, sul palcoscenico del teatro Augusteo, il concerto di gala dei prestigiosi ospiti con l’orchestra Filarmonica di Benevento
Di Olga Chieffi
E’ stato il suono classico, omogeneo, perfettamente intonato, corposo, facile e spontaneo dal registro acuto a quello grave, del clarinetto di Gabriele Mirabassi, a chiudere la seconda giornata del XIII congresso dell’European Clarinet Association, in svolgimento in città dal 30 ottobre. Gabriele Mirabassi, che si è presentato al pubblico internazionale intervenuto in Sala Pasolini, in duo con il chitarrista Nando Di Modugno, ha sigillato aureamente una sezione che ha salutato le esibizioni di Valeria Serangeli, con toilette in tema con i Gold and Diamond di Luca Massa, quindi Luca Sartori e Luigi Pettrone con Francesco Bottigliero al pianoforte e compositore di una suite dedicata a Van Gogh , simbolo dell’osmosi dei linguaggi delle diverse arti, e ancora lo Schubert di Zsombor Eszenyi al clarinetto e del soprano Laura Garics, con Fatima Rericha Alieva al pianoforte, impegnati in Der Hirt auf dem Felsen ovvero «la primavera con tutte le sue voci, invita al viaggio, a concepire un futuro migliore, ad auspicare una volta ancora l’eterno grande sogno della libertà», secondo l’Einstein, e ancora Valérie Sauvage al clarinetto con la Rericha al piano per una virtuosistica fantasia di Angel Zaberski. Finale con il duo del clarinettista perugino che nella serata perfetta, si è lasciato trascinare da Riccardo Muti nell’errore di scambiare il maestrissimo il flauto dolce e Gabriele il clarinetto con il piffero. “Ma ora che avete sentito – ha detto scherzando – pifferi in ogni dove che voglia avrete di ascoltare ancora suonare me?” Il piffero che non deve essere un termino usato quale dispregiativo è uno strumento ad ancia doppia, antenato dell’oboe e della bombarda e di voglia di ascoltare il nostro duo ne avevano veramente tutti. Gabriele in sala Pasolini ha trovato, come è sua abitudine, con il chitarrista la “quadra” della musica, ovvero quel connubio d’intenti capace di miscelare estetica classica e improvvisazione, in un contenitore dalle pareti vive, in cui i brasiliani e in genere il Sud America rivela le proprie radici, ovvero quel torrente sanguigno della musica amerindia che si riversò un po’ dovunque e fluisce oggi, nella loro musica mischiato a tanti altri componenti, in molte vene del Vecchio e del Nuovo Mondo. Il duo ha affascinato l’intero uditorio, proponendo brani quali Amica Vittoria, Chisciotte, e ancora lo splendido choro Espinha de truta, il sogno di Noturna incantevole pagina di Guinga e ancora Subindo a Cantareira, per chiudere con En la Orilla del mundo. Un clima riflessivo e peculiarmente nostalgico, introdotto da un registro delicato e seducente, quanto innovativo, carico di suggestioni, perfettamente integrato a melodie dalla sinuosa eleganza e d’una icasticità cool, attraverso un virtuosismo strumentale e “tersicoreo”, da parte di Gabriele Mirabassi, mai narcisisticamente fine a se stesso, sostenuto dall’eleganza armonica della chitarra di Nando Di Modugno. Stasera, gran finale con il concerto di gala al Teatro Augusteo alle ore 20.00 con il quale si concluderà la XIII edizione del Festival Europeo del Clarinetto organizzato dall’Associazione Europea del Clarinetto (ECA). La serata, ad ingresso libero e gratuito prevede i saluti iniziali di Vincenzo Napoli Salerno, dell’Assessore al Turismo ed Eventi Alessandro Ferrara, del Presidente del Conservatorio Luciano Provenza, di Nicola Pfeffer Presidente ECA, di Gaetano Falzarano direttore artistico e Lucia Quadrini coordinatori della manifestazione. Alle ore 20.30 avrà inizio l’esibizione dell’Orchestra Filarmonica di Benevento con Solisti diretti dai maestri Giuseppe Carannante, Gaetano Falzarano, Giovanni. In programma musiche di Brahms, Weber, Rossini, Bassi, Mangani, Piazzolla, Stamitz, Donizetti, Marquez, Mendelssohn-Bartholdy, con protagonisti tutti i maestri ospiti che si sono esibiti nelle varie giornate tenendo anche masterclass in conservatorio e colloquiando con i visitatori degli stands delle marche delle quali sono endorcer.