Erika Noschese
La crisi economica non guarda in faccia a nessuno, non fa sconti e non tiene conto dell’età. I dati sono sempre più allarmanti, a livello nazionale tanto quanto a livello locale. Si sente parlare di ripresa, di crescita del tasso di occupazione eppure c’è chi, a 64 anni, si sente messo spalle al muro da un governo e da una politica locale che non fa gli interessi dei cittadini. Ma delle banche, dei poteri forti. A lanciare il grido d’allarme è il salernitano Tiziano Sica, da sempre attivo sul territorio salernitano per denunciare le gravi situazioni economiche in cui versano numerose famiglie salernitane. Pochi giorni fa, Sica ha postato sulla sua pagina facebook, un video di denuncia: un uomo di 64 anni, C. S., salernitano doc e lavoratore infaticabile, ha perso il suo posto di lavoro. Vive in affitto e le sue condizioni economiche non gli permettono più di affrontare le spese quotidiane, dallo stesso affitto al pagamento delle bollette, senza contare la spesa e i beni di prima necessità che sempre più difficilmente riesce ad acquistare. Un’esperienza lavorativa di 40 anni eppure, di punto in bianco, si ritrova a perdere tutto. “Ho sempre adempiuto ad ogni mio compito morale, ho sempre rispettato la legge come un buon padre di famiglia ma ora mi ritrovo senza lavoro, senza possibilità di pagare il canone di locazione, senza possibilità di pagare luce, gas e addirittura di ricoprire quelli che sono i beni primari”, ha dichiarato il 64enne. “Troppo anziano per ricominciare e troppo giovane per la pensione sociale. E’ vergognoso, inammissibile che un uomo di 64 anni, dopo aver lavorato per una vita intera, si veda scivolare – come su di una macchia d’olio – la possibilità di arrivare all’età pensionabile”, ha dichiarato in merito Tiziano Sica che chiede l’abolizione della legge Fornero e l’aumento della pensione minima. “Ora che quest’uomo ha perso il lavoro cosa farà? Dove andrà a vivere? Al momento oltre ai piccoli aiuti non ci sono altri ammortizzatori sociali, nessuna legge che garantisca alla persona di arrivare almeno alla pensione sociale. Tutto è lasciato nelle mani del fato. E’ vergognoso che persone in queste condizioni di vita siano lasciate così, in balia del vento. Se a quest’uomo – e a tutti coloro che si ritrovano nella medesima condizione – dovesse mai succedere qualcosa chi dovrei ritenere responsabile?”, si interroga Sica. “Ogni giorno è sempre più chiaro perché molte persone, giovani e non, scappano dall’Italia. Il nostro Belpaese è tale solo per farsi le vacanze, evidentemente”. La condizione in cui vive il salernitano accomuna purtroppo milioni di persone. Si stima, infatti, che sono oltre 1 milione e 619mila le famiglie che vivono in condizione di povertà assoluta. Si tratta del numero più alto dal 2005, tanto da parlare di povertà assoluta, quella che non ti permette nemmeno di accedere ai classici beni primari. Insomma, una situazione non certo facile che mette spalle al muro tante famiglie salernitane, costrette ad inventarsi un nuovo lavoro.