Andrea Pellegrino
Rivoluzione alla Confcommercio della Campania: da Roma chiudono le sedi in deficit. Così da qualche giorno la struttura di Salerno dipende direttamente da Napoli. Così come quella di Caserta. Via gran parte dei dipendenti che componevano la struttura amministrativa salernitana. In città, a sostegno dell’associazione dei commercianti, ne resteranno solo due su sette. Una drastica diminuzione con Marone, attuale presidente della Confcommercio di Salerno, che potrà contare su Ruggiero Broglia e Michele Soriente. Via anche Mariano Lazzarini, fino a qualche giorno fa direttore generale della Confcommercio; ancora le lettere di licenziamento avrebbero interessato Agnese Ambrosio, Anna Gargano e Mario Giorgi. Secondo il nuovo assetto, Napoli, Caserta e Salerno saranno accorpate in un’unica struttura amministrativa. Decade, invece, definitivamente la Confcommercio di Avellino mentre si salva la sede di Benevento. A quanto pare il bilancio attivo dei beneventani ha escluso l’organismo territoriale dalla tagliola romana. Per tutto il resto, invece, i conti hanno imposto una riorganizzazione delle sedi distaccate, con tanto di diminuzione dei posti di lavoro.