di Andrea Pellegrino
Finisce al Tar lo scontro tra la Camera di Commercio di Salerno e la Carisal (fondazione cassa di risparmio salernitano). Materia del contendere il nuovo statuto della Fondazione, approvato lo scorso marzo che riduce da tre a uno, la rappresentanza della Camera di Commercio. Il ricorso al tribunale amministrativo regionale è affidato all’avvocato Lorenzo Lentini che ora impugnerà il nuovo atto statutario che ridisegna il consiglio di indirizzo della Carisal, attualmente guidata da Alfonso Cantarella. Secondo il nuovo statuto, in consiglio di indirizzo siederanno, al termine del mandato in corso, un rappresentante della Camera di Commercio (a fronte degli attuali tre), due rappresentanti indicati dal sindaco e dal Comune di Salerno; uno dall’amministrazione provinciale; no dal rettore dell’Unisa; uno dell’Arcidiocesi; uno dal Csi e infine tre dalle associazioni di categoria, di cui uno destinato tra Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Ogni istituzione, sempre secondo il nuovo statuto, dovrà indicare una terna di nominativi dalla quale poi sarà scelto il membro che siederà all’interno della Carisal. Per quanto riguarda la Camera di Commercio di Salerno a guida Prete, si dovrà pronunciare, ora, la giustizia amministrativa. Già nei mesi scorsi erano state espresse forti perplessità sulla nuova composizione della fondazione. Ora la parola passa al Tar.