Questa sera, alle ore 22,30, l’ incantevole cornice del Giardino dell’ Oasi di Scario, ospiterà la tromba e le tastiere di Vincenzo Toriello, la vocalist Dayana Toriello unitamente ai sax alto e tenore di Antonio Florio
Di OLGA CHIEFFI
La scena segreta del Bar Oasi di Scario è il suo Giardino, incorniciato di limoni, cachi, meli, uva, tradizionale ritrovo ormai ultra quarantenario, dei numerosi turisti del Golfo di Policastro, è da diverse stagioni ascesa alla ribalta per una fitta ed interessante programmazione musicale che quasi quotidianamente intrattiene i propri ospiti a partire dalle 22,30, con serate particolari composte di colori, sapori, profumi di esotiche coppe gelato, ribollenti affogati, frullati, frappè, piatti di frutta. Una tradizione rinnovatesi, di anno in anno, quella di Giuseppe e Grazia Sica, il quale con i propri fidi maestri dell’arte gelatiera, da sempre dietro i mastelli a “giocare”, inventare, creare nuovi gusti con cui stupire il pubblico, con la loro innata affabilità, proporranno agli avventori il loro ricchissimo carnet di creme e sorbetti, sapientemente ed abilmente variato. Dietro il bancone del barman c’è Fidel che anima un ambiente rilassante e una musica dolce di sottofondo dove domina il gioco di luci e colori, situazioni antitetiche che ben si addicono al momento del cocktail: sorseggiare una bevanda così particolare, così adattabile ai gusti di ciascuno. Sotto un’unica definizione raccoglie una varietà pressoché infinita di drink con gusti, profumi, aromi e colori diversi. Sono talmente tante le variazioni possibili che sono state create delle vere e proprie “famiglie” di cocktail. Ma attenzione, se è vero che “tutti i gusti son gusti” è altrettanto vero che vanno rispettate alcune regole per gli abbinamenti e in questo Fidel è un vero maestro, già in carnet quattro creazioni, Oasi, Scario, Imma e il cocktail dell’estate 2015, il Costa Masseta, un mix di Vodka secca, succo di mirtillo e Cointreau, ispirato alla costa che porta alla baia degli Infreschi, oltre alle circa 73 tipologie di miscelati canonici Nel night all’aperto si potrà assaggiare anche una pizza particolare, leggerissima, gustosa, secondo i dettami dell’antica tradizione napoletana ed un segreto che non verrà mai svelato poiché dovrete scoprirlo da soli. Oggi, gli ospiti saranno intrattenuti dal duo White Melody, composto dalla brillante vocalist Dayana Toriello, in coppia con il fratello Vincenzo eccellente trombettista. La giovanissima Dayana ha voce fatta di “miele” e di “fumo”, che riesce anche a mordere, piegando le frasi, sempre secondo una logica personale con crudeltà controllata. Lo stile le scivola addosso, la moda non la preoccupa perché è lei stessa a volerla creare nei gesti e negli sguardi che accompagnano le sue esecuzioni. La Toriello è un mix di soulful applicato al canto italiano e alla grande tradizione partenopea, quale quello di Mina e Mia Martini con “E se domani” o “Notturno”, “Gli uomini non cambiano”, “Io te’ vurria vasà”, che pur raccogliendo linee melodiche e sviluppi armonici comuni, si presenta con un buon tasso di originalità, garantito e appoggiato da una strumentazione professionalmente impeccabile, offerta dal fratello Vincenzo. Special guest della serata il sassofonista Antonio Florio, sax tenore d’elezione dell’indimenticato Luciano Fineschi e di Raffaella Carrà, un suono assoluto il suo, che non si limita al sax, ma diventa modello per ogni strumento a fiato, per la sua eguaglianza e al contempo, la sua flessibilità, la sua possibilità di cambiar pelle, le infinite sfumature timbriche e d’attacco, la profondità nel colore, l’emozione, giungendo sino al volto leggero, scanzonato, ironico, caratterizzato dal suo storico slap, che sa quasi di bacio, lanciato ad una ragazza da night, luogo da cui questo strumento ha iniziato la sua inarrestabile ascesa. Il M° Antonio Florio ci accompagnerà in una piccola storia della musica da night, partendo dal celeberrimo Cotton Club, il regno di Duke Ellington, passando, poi, per la rivoluzione della bossa-nova di Jobim e Stan Getz, che ci farà ritornare a quella saudade con swing dagli agili ritmi latini, che dette vita a quel raffinatissimo modo di sambare con “Garota de Ipanema” e “Sabor a mi” sino a “Brasilia”, una puntata a Cuba musica che racconta della vita, che celebra il ritmo del corpo, musica strutturata per raccogliere energia, per comunicarla, “dividerla” e restituirla collettiva attraverso la danza, prima di sbarcare in Italia per incontrare le incontrastate stelle dei locali notturni, da Mina, a Buongusto, dalla Bussola alla Capannina, sino a Ugo Calise e Peppino di Capri, in compagnia di Dayana Toriello, per rinverdire i fasti del famoso Rangio Fellone, con i ballabili degli anni Cinquanta, che strizzavano l’occhio allo swing, tra tempi di beguine e moderati slow, dolci melodie e parole sussurrate nel nostro musicale dialetto, adatte al ballo guancia a guancia, in una notte di luna, in un night a cielo aperto.