La bacchetta di Jacopo Sipari incanta la Lettonia - Le Cronache Spettacolo e Cultura

Mentre a Torre del Lago fervono i preparativi per l’inaugurazione del 70° Festival Puccini continuano gli eventi all’estero per le Celebrazioni Pucciniane del centenario. Si è svolto a Riga coronato da uno straordinario successo il Concerto che ha visto protagonisti tre artisti del Festival Puccini, il soprano Marina Medici, il tenore Vincenzo Costanzo, sotto la guida esperta del Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, un evento che ha lasciato il pubblico in delirio per le straordinarie interpretazioni dei due cantanti e dalla raffinata direzione di Jacopo Sipari. Il presidente Luigi Ficacci, presente al Concerto meravigliato dalla straordinaria accoglienza che il pubblico ha riservato agli artisti commenta “Sono assolutamente entusiasta per il successo che il concerto ha ricevuto. Pur conoscendo la tradizione musicale del pubblico lettone, per me era comunque una sfida. Franco Moretti il Direttore Generale della Fondazione Festival Pucciniano, era invece sicuro del risultato. Aveva insistito nell’ osare una produzione di altissimo impegno, per presentarsi, nell’anno del Centenario, a un pubblico nuovo, con un programma composito e tutt’altro che convenzionale. Dopo un lungo lavoro preparatorio con il giovane produttore lettone Kiril Kurennoy, ci ha convinti che per celebrare Giacomo Puccini all’interno del festival estivo di Jurmala, tra concerti del grande sinfonismo europeo, si dovesse portare un programma di brani tra i più significativi e meno scontati. Arie , duetti e ben tre intermezzi sinfonici, scelti con l’intento di raggiungere un complessivo spettacolo musicale che non risultasse inferiore all’allestimento di un’opera. Sono stati scelti interpreti di cui il Festival Puccini conosce l’eccelso livello. Poteva essere tuttavia un rischio, per il suo impegno d’ascolto: è stato un trionfo”. Nel Teatro, immerso nel bosco di pini dell’immenso parco naturale di Jurmala, sulla riva del golfo di Riga, nella stagione delle notti bianche, che tiene la foresta e il panorama marino illuminato dal riverbero solare fino a quasi mezzanotte, un pubblico di circa millecinquecento persone ha seguito il concerto con attenzione impeccabile e intensa. Il giovane Kiril Kurennoy, agente teatrale fresco di studi di management musicale, è entusiasta : “Qui a Jurmala, nella dimensione del nostro teatro all’aperto, riusciamo a raggiungere tante presenze solo con i concerti rock, mai finora con la musica classica” .Il direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli ha ritrovato la sua Orchestra Nazionale Lituana, che conosce bene. La Latvian National Symphony orchestra (Latvijas Nacionālais simfoniskais orķestris ), che quest’anno Sipari ha già diretto in Tosca e negli anni scorsi in due produzioni del Nabucco, ma sempre nel chiuso del bellissimo teatro di Riga. L’orchestra lo ha seguito con perfetta intelligenza delle sue intenzioni interpretative e lo ha salutato con entusiasmo come “Il nostro focoso maestro”. “ Il M° Jacopo Sipari ha fatto, come al solito – ha continuato Luigi Ficacci – uno straordinario e travolgente lavoro di concertazione. Assecondando qualità e caratteristiche vocali e interpretative di Marina Medici e Vincenzo Costanzo ha costruito una unità espressiva con l’orchestra che realizzava al meglio la complessità musicale delle partiture pucciniane. Ha messo in valore in modo ammirevole le voci dei solisti. Ne ha esaltato la qualità espressiva in un mirabile amalgama con la scrittura strumentale. Ma quello che più mi ha colpito è stata l’immediata comprensione da parte del pubblico degli intermezzi orchestrali dalle Villi, da Manon Lescaut, da Suor Angelica, ben eseguiti dall’orchestra, in alternanza con i brani vocali estratti da Villi, Manon, Bohème, Tosca, una particolarità del concerto che il pubblico ha colto perfettamente e moto apprezzato”. Straordinario successo di pubblico, poi, l’idea della produzione di istituire una lotteria, la cui vincita comporta un buono di viaggio e la partecipazione a uno spettacolo del nostro Festival di Torre del Lago. “Ho dovuto estrarre il nome del vincitore tra primo e secondo tempo – ha rivelato ancora Ficacci – Non immaginavo che questo gioco avrebbe riscosso una tale divertita e sportiva accoglienza da parte del pubblico, di tutti, quale ne fosse l’età. E non immaginavo l’effetto partecipativo che la gara ha comportato. E’ come se ne fosse derivato qualcosa come un nuovo legame affettivo tra Riga e Viareggio, Jurmala e Torre del Lago. D’altronde in un paesaggio sublime come la pineta di Jurmala era particolarmente facile raccontare cosa fosse per Puccini la concentrazione nella spiritualità del suo lago”.

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