di Adriano Rescigno
Il tavolo di cooperazione tra il Pd e gli alleati continua in vista della stesura del programma per le prossime elezioni regionali in quel di Napoli. Italia Viva e i De Mita non partecipano, interloquendo direttamente con il governatore De Luca alla luce dell’ipotetica alleanza. Con Mastella nervoso nel centrodestra ed in particolar modo con Forza Italia si fa sempre più forte la possibilità di un alleanza con il governatore visto che non sono mai mancate le testimonianze di stima alle capacità amministrative e gestionali di Vincenzo De Luca ed alla luce del fatto che la città di Benevento, dove Mastella è sindaco, non è stata mai abbandonata dal governatore. Il gruppo di Italia Viva dunque, rappresentata da Caputo in Consiglio regionale, delegato all’agricoltura, Tommaso Pellegrino, presidente del Parco Nazionale del Cilento, Angelica Saggese e Gennaro Migliore, che però su De Luca presidente i ben informati dicono di aver espresso diversi malumori ma che la “crisi” pare sia rientrata nel weekend. Al centro, a sostenere De Luca, ma per il momento rimangono alla finestra, ci sono i De Mita, Ciriaco ed il nipote Giuseppe, seguiti da Luigi Cobellis, Corrado Matera, assessore regionale al turismo, e Gioacchino Alfano, già sottosegretario alla difesa e candidato per il centrosinistra nel collegio Napoltano dove diverse settimane fa, attraverso le elezioni suppletive, si è affermato Sandro Ruotolo. Due schieramenti dunque a sostegno di De Luca che potrebbero tranquillamente arrivare al due per cento e portare acqua fondamentale al mulino deluchiano sottraendo voti preziosi ad un centrodestra sempre in cerca di un candidato presidente ed al lavoro per le liste da presentare. Non c’è dunque una vera e propria trattativa tra De Luca e Mastella ma tutti i segnali portano ad un patto salvo un recupero nel finale del centrodestra. Deluchiani dunque in attesa del voto degli attivisti su Rousseau che stabiliranno sia il profilo del candidato presidente, Sergio Costa, e sull’accordo in continuo con lo scenario nazionale con il Partito democratico. Tutto fermo ed apparentemente calmo in vista delle decisioni finali mentre si profila la possibilità di uno slittamento del voto nel mese di ottobre a causa dell’emergenza dettata dal Covid-19. Ore di attesa.