di Erika Noschese
Intitolare una strada di Salerno al professore Giulio Bojano. A lanciare la proposta la famiglia attraverso i figli Gabriele, Lucio e Giancarlo attraverso una raccolta firme sulla piattaforma Change.org che in poche ore ha raccolto oltre duecento adesioni. «In molte famiglie di Salerno e provincia c’è almeno una persona che è stata allieva del professore Giulio Bojano. E quella persona, nella maggior parte dei casi, serba un bel ricordo del suo docente di latino e greco. Il professore Bojano è stato il precursore di un metodo d’insegnamento innovativo, basato sui quiz e sull’interdisciplinarietà – si legge nella petizione – Ha formato almeno tre generazioni di alunni che lo ricordano severo ma giusto, esigente ma anche molto umano e pronto al confronto. Proprio per il ruolo di primo piano che ha avuto nella scuola locale, per tutto quello che ha dato, con passione e competenza, meriterebbe un’attenzione da parte dell’amministrazione comunale che ne perpetui la memoria. Da qui nasce la proposta di intitolargli una strada in modo che sia riconosciuto e ricordato tra i figli di Salerno». Giulio Bojano è stato docente, fino al 1990, al liceo Tasso dove ha insegnato Latino e Greco. Una carriera brillante quella del docente, amato e benvoluto da tutti i suoi studenti che, ancora oggi, lo ricordano con particolare affetto, interrotta però a causa di una incomprensione con la dirigenza. A lui si deve il merito per aver inserito, all’interno di un istituto scolastico, il metodo del quiz interdisciplinare, offrendo agli studenti la possibilità di valutare i docenti. Sistema questo che non venne compreso dai colleghi e il docente Bojano scelse la strada del pensionamento per evitare il trasferimento in un istituto scolastico di Sala Consilina. Tra le sue creazioni “Stolte, stude”, un libro che chiamava il lettore a riconoscere gli autori delle citazioni proposte.
Bojano amava profondamente i suoi studenti tanto da segnare su un’agenda i loro nomi e le caratteristiche del loro carattere e li ricordava tutti, una memoria di ferro. Tra i suoi studenti Michele Santoro, noto giornalista con il quale si è spesso scontrato ai tempi della scuola per poi stringere con lui un rapporto di amicizia sincera, di stima e di rispetto così come il mai dimenticato Enzo Fasano. «La petizione per intitolare una strada al professore Giulio Bojano procede a gonfie vele. Grazie a tutti per la condivisione entusiasta ed immediata. Chiedo però un ulteriore piccolo sforzo a quanti non hanno ancora firmato», ha scritto sui suoi canali social il figlio Gabriele, noto e stimato giornalista salernitano che da anni porta avanti la battaglia, unitamente alla sua famiglia, per intitolare una strada al professore. Oggi i suoi studenti, proprio attraverso i canali social, danno il loro contributo condividendo alcuni ricordi di quegli anni. Un insegnamento che oggi andrebbe ripreso, nel nome di Giulio Bojano, per accorciare – proprio come faceva lui – le distanze tra insegnante e studente.