Di Pina Ferro
Avevano messo in piedi un giro di affari che sfruttava le carenze della manutenzione stradale. Il giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno hanno inflitto la condanna a: 4 anni all’ex consigliere comunale Antonio Pierro (difeso da Lucio Basco), 3 anni a Consiglio Naddeo, 2 anni a Maria Cristina Potente, 1 anno e 4 mesi ad Eleonora Landi e 1 anno a Simona Di Meo. La condanna è giunta solo per alcuni capi di imputazione, mentre per altri è intervenuta la prescrizione. Pierro e Naddeo hanno anche avuto l’interdizione dai pub blici uffici per 5 anni. Pierro, Naddeo e Potente lavoravano nello stesso studio legale. Secondo il capo di imputazione gli avvocati avevano messo in piedi un giro di affari che sfruttava le carenze della manutenzione stradale. A segnalare gli ipotetici clienti sarebbe stato l’infermiere in servizio nel reparto di ortopedia del locale nosocomio. Questi annotava i nomi dei pazienti arrivati al pronto soccorso per poi comunicarli allo studio legale.Erano poi gli avvocati a contattare i soggetti al fine di invitarli a sporgere denuncia,oltre, secondo la Procura, alla presentazione al Comune di Salerno della richiesta di risarcimento anche in assenza del mandato difensivo e sebbene questo fosse talora affidato ad altri.Era il 2009 quando la compagnia assicurativa del Comune, la Aig Europe, ebbe i primi sospetti. Gli assicuratori si ritrovarono di fronte a doppie istanze di risarcimento dei danni.Furono presentate le prime denunce che diedero il via alle indagini da parte della Guardia di finanza. Indagini che nel 2010 sfociarono in un blitz.