di Erika Noschese
Tiene banco ancora la vicenda dell’infermiere, non presente presso il pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona ma in servizio sul 118. Nei giorni scorsi infatti il segretario provinciale della Cisl Fp Alfonso Della Porta ha duramente contestato l’intervento del segretario generale della Fp Cgil di Salerno dichiarando che l’infermiere era in congedo parentale, autorizzato ad effettuare turni sul 118. Ebbene, versione dei fatti prontamente smentita. Dal Ruggi emerge infatti una prova schiacciante: quel giorno l’infermiere, iscritto presso il sindacato, ha richiesto due giorni di malattia bambino, il 5 e il 6 luglio, come riportato sull’agenda degli infermieri dove vengono appuntate le informazioni di ciascun dipendente. Impossibile parlare di congedo parentale che, in ogni caso, non cambierebbe le carte in tavola. Ad ogni modo, stranisce sempre ma ormai non fa più notizia, l’atteggiamento del direttore generale Vincenzo D’Amato che ha reso il Ruggi campo di battaglia per rivendicare meriti, lanciare accuse, spartirsi incarichi. Di fatti, voci interne al pronto soccorso fanno presente che la maggior parte dei delegati della Cisl sono oggi facenti funzioni con incarichi che vanno avanti da anni come nel caso del facente funzioni sala operatoria neurochirurgia; ff. medicina; ff farmacia e così via. Nel frattempo, il professore Mario Polichetti, sindacalista della Uil Fpl Salerno, esprime profonda preoccupazione per la recente valutazione della struttura di formazione dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno, che ha ottenuto un punteggio di 5, il minimo nella scala di valutazione del piano delle performance approvato dal direttore generale. Tale risultato non solo rappresenta un grave danno d’immagine per l’azienda, ma mette in discussione la qualità della formazione che dovrebbe essere uno dei pilastri fondamentali della nostra istituzione sanitaria. L’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno è un centro di eccellenza, sede di formazione per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e per diversi corsi di laurea delle professioni sanitarie. Questo legame con l’università è motivo di orgoglio e di prestigio, e ci si aspetta che la struttura formativa sia all’altezza della reputazione storica della Scuola Medica Salernitana. L’organizzazione sindacale chiede al direttore generale, Vincenzo D’Amato, di prendere immediati provvedimenti per migliorare la qualità della formazione all’interno dell’Azienda “Ruggi d’Aragona”. “La nostra speranza è che venga intrapresa una revisione strutturale e amministrativa per garantire che la formazione diventi una delle punte di diamante dell’azienda, restituendo onore e valore alla storica Scuola Medica Salernitana”, ha detto.