Non accennano a placarsi le polemiche circa la mancanza di sicurezza sui posti di lavoro. A insorgere, dopo lo scoppio avvenuto la scorsa notte sotto la galleria Santa Lucia, tra Nocera e Salerno, è l’Usb Lavoro Privato Coordinamento Nazionale Ferrovieri che ricorda l’incidente avvenuto nel 1999 quando morirono quattro viaggiatori e altri venti rimasero feriti per il rogo appiccato da alcuni ultrà della squadra di calcio salernitana.
«Siamo di fronte all’ennesima conferma di quanto l’Unione Sindacale di Base denuncia da anni circa il progressivo stato di degrado delle condizioni di sicurezza nelle attività ferroviarie, come testimoniano le nostre ripetute segnalazioni e denunce sul sistema di manutenzione, controllo, vigilanza e sicurezza. Segnalazioni che hanno avuto come unico effetto ritorsioni e sanzioni subite da nostri delegati e lavoratori rei di aver segnalato questioni legate alla sicurezza e al rispetto delle normative vigenti, inclusi i recenti scandalosi licenziamenti di apprendisti in Toscana», dichiara il sindacato, secondo cui il sistema degli appalti in Rfi oltre a celare una politica di privatizzazione strisciante sta trascinando il settore della manutenzione infrastrutture verso una totale deregolamentazione procedurale, scenario che rappresenta la condizione principale in cui possono crearsi le occasioni per incidenti come quello della galleria Santa Lucia.
A nome di tutti i suoi aderenti USB esprime massima solidarietà ai lavoratori coinvolti nel grave incidente nella galleria Santa Lucia e augura loro una rapido ristabilimento delle condizioni di salute.