di Pina Ferro
Incendiate nella notte le autovetture di Domenico Pennasilico, l’agricoltore 60enne, ucciso nel giorno di martedì in albis del 2019, e del figlio. Il fatto, di natura dolosa, è accaduto intorno all’una dell’altra notte. A far scattare l’allarme pare sia stato un residente nella zona che ha immediatamente allertato la famiglia Pennasilico.
Un episodio che fa porre non pochi interrogativi sia alla famiglia Pennasilico di Sieti di Giffoni Sei Casali, già provata dal grave lutto subito sia agli inquirenti.
Nel giro di pochi minuti, a Sieti sono intervenuti i caschi rossi del distaccamento di Giffoni Valle Piana ed i carabinieri della radiomobile di Battipaglia. Le fiamme sono state domate nell’arco di poco. L’autovettura del pastore trucidato è andata completamente distrutta, mentre quella del figlio non è stata completamente avvolta dalle fiamme. Secondo alcune indiscrezioni, sembra che sulla vettura del giovane Pennasilico sia sia stato rinvenuto del liquido infiammabile, pare del carburante. Elemento questo che ha indotto gli investigatori ad ipotizzare ad un gesto doloso. Ma da parte di chi? questo interrogativo al momento è ancora senza una risposta. La famiglia ha presentato una denuncia e sono in corso delle attività investigative per dare un nome ed un volto agli autori dell’incendio.