di Erika Noschese
«Recatevi in ospedale solo se necessario, non generiamo confusione inutile». A lanciare l’appello Mario Minervini, direttore sanitario dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. A pochi giorni dalla chiusura del nosocomio, in programma il prossimo 5 settembre, in vista operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico ritrovato in località Spineta, il Santa Maria della Speranza continua ad essere preso d’assalto, nonostante la campagna d’informazione messa in campo dalla direzione generale per permettere l’evacuazione dell’ospedale, come previsto dal piano per permettere il disinnesco della bomba in programma il prossimo 8 settembre. Nella sola giornata di ieri, infatti, il nosocomio è stato preso d’assalto: circa 40 gli arrivi al pronto soccorso dell’ospedale di Battipaglia, tutti giunti con mezzi proprio e con codici che variavano tra il bianco e il verde. A chiedere di poter ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso anche una persona che chiedeva la rimozione del tappo di cerume: «In questi casi, già per prassi non si dovrebbe ricorrere al pronto soccorso ma ai medici di base – ha spiegato Minervini – Poi, in questa situazione diventa ancora più problematico». Ad oggi, infatti, il pronto soccorso del Santa Maria della Speranza funziona perfettamente ma proprio in virtù del dissinesco dell’ordigno bellico, il nosocomio si occupa solo dei codici gialli o rossi: «In questo caso, sono situazioni delicate. Noi prendiamo in carico questi pazienti, li curiamo, li stabiliziamo e poi li trasferiamo presso l’ospedale di Eboli dove abbiamo recuperato 25 posti letto – ha poi detto il direttore Minervini – La mia preoccupazione è che non siamo stati abbastanza incisivi ma abbiamo fatto quanto necessario, di più non sappiamo cosa fare». Intanto, il nosocomio chiuderà il prossimo 5 settembre. Le operazioni inizieranno alle 8 del mattino con le dimissioni di tutti i pazienti ricoverati e il trasferimento in altri presidi aziendali dei pazienti ricoverati in rianimazione. I bambini ricoverati presso la terapia intensiva neonatale saranno invece trasferiti presso il Presidio Ospedaliero di Nocera Inferiore. L’accettazione del pronto soccorso chiuderà, invece, alle 23.30 mentre rimarranno operative le 4 ambulanze che stazioneranno davanti al pronto soccorso fino al 7.30 dell’8 settembre. Il giorno successivo, alle 14, chiusura definitiva e completa del presidio ospedaliero, con allontanamento dalla struttura del rimanente personale e pattugliamento permanente da parte delle forze dell’ordine per evitare azioni di sciacallaggio.