«Salerno vista dal mare appare come un quadro bellissimo, abbiamo capito cosa vuol dire “equipaggio”, un esperienza fantastica». Sono le parole di Anna, una studentessa di Ancona che insieme a tanti altri alunni è sbarcata nella mattinata di ieri nel porto Masuccio Salernitano grazie al progetto
“L’Italia in barca a vela: il Mare che unisce”. Sono quattro le barche a vela arrivate a Salerno con 36 studenti, skipper, viceskipper e docenti. L’iniziativa è rappresentata da un viaggio in “crociere scuola” di quattro giorni e tre notti per circa trecento studenti selezionati, tra cinquanta scuole italiane che hanno aderito al bando di concorso indetto dal Miur. «Questi equipaggi dopo Salerno rientreranno nelle loro città e nelle loro scuole – ha spiegato la referente nazionale Educazione al Mare e Sicurezza in acqua del Ministero dell’Istruzione, Ketty Volpe – rientreranno sicuramente con uno spirito diverso e più forte, saranno più intraprendenti e più coraggiosi. Hanno trascorso, come faranno altri loro compagni, 4 giorni e tre notti in barca, un iniziativa stimolante e necessaria. Questo progetto ha vari principi ispiratori, tra quello di unire l’Italia in barca a vela anche l’insegnamento ai ragazzi di vivere l’esperienza dell’equipaggio, vivere a bordo di una barca a vela significa rispettare anche le regole in terra. Hanno appreso ed imparato quella che è l’Italia vista dal mare, con le loro storie, la cultura e le culture, hanno imparato a conoscere l’Italia e farla unita». Emozionati e felicissimi, i 36 ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia sono stati accolti dalla lega navale di Salerno e dal presidente Vito Caponigro. «È stata una bella esperienza, abbiamo imparato molto – ha dichiarato Giovanna, dell’istituto di Falconara Marittima, in provincia di Ancona – c’è servita ad avvicinarsi al mare e all’ambiente naturale marino, gli skipper sono stati fantastici perché ci hanno accompagnato e sono stati disponibili, abbiamo legato molto». Tra i ragazzi delle Marche, tra Ancona e Senigallia, anche tanti siciliani come Salvatore nato a Modica e Francesco di Catania: «La vita per l’equipaggio è anche condivisione e noi ci siamo tutti divertiti, siamo molto uniti ed abbiamo conosciuto anche altri ragazzi fuori dalla nostra scuola e del nostro ambiente – hanno detto i due ragazzi siciliani, approdati a Salerno nella seconda delle 4 barche a vela». Felice dell’arrivo a Salerno anche il gruppo dei triestini, provenienti dal liceo classico Petrarca e Isis Carducci Dante di Trieste. Ha poi raccontato la sua emozione Anna dell’istituto di Falconara Marittima, nell’anconetano: «Noi veniamo dall’Adriatico, quindi un mare tendenzialmente grigio a partire dalla nostra città, qui nel Tirreno abbiamo visto un mare splendido. Sembrava una fotografia, abbiamo visto i delfini, le tartarughe, è tutt’altra cosa rispetto a casa – ha proseguito la studentessa del nautico – Salerno è una città completamente diversa dalla nostra, i colori sono diversi, la gente. Appena ci siamo avvicinati alla costa ci siamo resi conto che questa città è stupenda, si vive tra due paradisi che penso tutto il mondo ci invidia, da qualsiasi prospettiva vista dal mare Salerno sembra un quadro, andrò via con un ricordo e soprattutto foto bellissime». Gli studenti dopo poche ore sono stati accolti anche a Palazzo di Città, ad aspettarli c’era l’assessore comunale Ermanno Guerra: «accogliamo con grande gioia questi ragazzi e mettendo in campo tutta la nostra ospitalità.
Pensare che la tappa campana, di questa bellissima iniziativa nazionale, vede Salerno protagonista ci inorgoglisce e ci piace pensare che questo avvenga per quello che Salerno ha fatto in questi anni, per quello
che rappresenta ed anche per il lavoro sociale di coesione per questo paese. Li accogliamo qui al Salone dei Marmi che ha anche un valore simbolico, come tappa storica di questo paese».