di Andrea Pellegrino
Era stato nominato nonostante la violazione del patto di stabilità e ora, per l’incarico di direttore generale della Provincia di Salerno a Bruno Di Nesta, la Procura regionale della Corte dei Conti ipotizza un danno erariale che sfiora i 189mila euro. L’indagine ha portato alla notifica di inviti a dedurre per il presidente Giuseppe Canfora, per l’allora responsabile dell’ufficio personale Bellino e per la dirigente del settore finanziario Fronda. Quest’ultima convocata nonostante il parere negativo espresso all’atto della nomina, contrariamente a quello positivo formulato dall’allora segretario generale Di Stefano. Ora Canfora e gli altri indagati dovranno presentare le proprie controdeduzioni. Il presidente della Provincia, a quanto pare, tenterà di dimostrare che l’attività di Di Nesta ha fatto recuperare alle casse provinciali circa 2 milioni di euro. I giudici contabili contestano l’illegittimità della nomina, che sarebbe in contrasto con la riduzione della spesa pubblica e la violazione degli obiettivi previsti dal patto di stabilità. Inoltre, la Procura della Corte dei Conti contesta, al direttore generale, anche il possesso dei titoli necessari per assumere la carica. Infine, per gli inquirenti, il ruolo doveva essere conferito ad una figura interna alla struttura burocratica della Provincia. Il danno ipotizzato si riferisce al periodo che va dal 9 dicembre 2014 fino al 30 agosto scorso, con lo stesso Procuratore generale Michele Oricchio che avverte: «Il danno è suscettibile di ulteriore incremento in considerazione della permanente prosecuzione dell’illecito oneroso incarico». La nomina era finita tra i rilievi del Mef (Ministero dell’Economia e Finanza), a seguito di una verifica contabile finita poi all’attenzione della Corte dei Conti. Quanto alla nomina di Di Nesta, gli ispettori l’avevano contestata nel corso del 2014, «pur in presenza di monitoraggi dei dati di bilancio dai quali si palesava la violazione del patto di stabilità per lo stesso esercizio finanziario». E non solo. Nella relazione, si legge: «nonostante i marcati dubbi espressi dal responsabile del settore finanziario, il presidente della Provincia, il 4 dicembre 2014, decide di procedere all’assunzione di un direttore generale. Assunzione che viene disposta con decreto del presidente della Provincia (Giuseppe Canfora, ndr) il 9 dicembre dello stesso anno».