Tradizione, dal latino tradere composto di tra- oltre e dare consegnare, trasmettere oltre. Il Cilento, da sempre, è culla di molteplici tradizioni , trasmesse dai tempi più remoti fino ad oggi. Il piccolo comune cilentano, Rutino, tramanda da secoli una tradizione antichissima, che riesce a legare, indissolubilmente, il sacro e il profano, si tratta del Volo dell’Angelo. Quest’ ultimo nasce dalla profonda devozione dei rutinesi nei confronti del Santo patrono San Michele Arcangelo, unito a leggende sul Santo che lo designano potente difensore del paese di Rutino. La ricorrenza del Santo è il giorno 29 settembre, ma tutti gli anni ogni seconda domenica di maggio, nello scenario rutinese, l’Arcangelo Michele sconfigge il male e si libra in volo verso il Paradiso. La scorsa domenica, 12 maggio, ancora una volta il bene ha trionfato, lasciando in tutti i presenti un puro sentimento d’amore. Una giornata molto importante per tutti i fedeli, che dalle prime luci del mattino si sono recati nella Chiesa San Michele Arcangelo per il canto dell’inno e l’esposizione del tesoro. In seguito si è svolto uno dei momenti più affascinanti di questa antica usanza, ovvero la vestizione dell’Angelo, e cioè del bambino che lo rappresenta, ancora oggi, questa, viene svolta seguendo gli stessi passaggi e avendo la stessa accortezza ad ogni dettaglio di secoli fa, dall’indossare il prezioso vestito fino allo scambio della spada. A Rutino, però, dove le tradizioni sono l’elemento caratteristico e fondamentale, si è imparato ad innovarle e a migliorarle. Quest’anno per la seconda volta, ad indossare i panni del Santo è stata una bambina, Melissa Anna Matarazzo, ormai nella storia di questa tradizione. La Santa Messa è avvenuta alle ore 10:30, tra cui erano presenti anche numerosi sindaci dei paesi limitrofi e il Presidente della Provincia Franco Alfieri. Al termine della funzione religiosa ha avuto inizio la sacra rappresentazione. Questa è divisa in due atti , intervallati da una processione con la Statua del Santo presso le vie del paese. In poco tempo la piazza principale si è riempita di gente, tutti trepidanti per l’inizio del canto. L’emozione fin da subito evidente, è aumentata nel momento finale, in cui l’Angelo sconfigge il male e rende “Onore e gloria eterna all’Arcangelo Michele”. È , poi, consuetudine che, durante il pomeriggio, “l’angioletto” giri per le case del borgo, portando benedizione e gioia ai fedeli. Il clima di festa che si è vissuto durante la giornata è continuato anche la sera, con ospiti, musica e divertimento. Difatti ad intrattenere i tanti presenti è stato Nino Esposito, in D’Angelo, con il suo spettacolo musicale. I festeggiamenti per l’Arcangelo Michele sono segno di grande orgoglio per Rutino e i rutinesi , cercare di spiegare il legame, quasi viscerale, che li connette al Santo è molto complicato, è semplice, però, percepire l’amore e la passione che contraddistingue ogni devoto nell’impegno per celebrare il proprio patrono.
Alessandra Barone