Il tifo granata saluta Fiore Cipolletta - Le Cronache
Attualità Salerno

Il tifo granata saluta Fiore Cipolletta

Il tifo granata saluta Fiore Cipolletta

di Enzo Sica

Addio a Fiore Cipolletta, lo storico tifoso della Salernitana che ieri pomeriggio ci ha lasciato dopo una malattia. La sua famiglia sul profilo FB lo ha voluto ricordare con una lettera struggente pubblicata dal sito di Telecolore. Ecco il testo: “Fiore era una persona onesta intellettualmente e moralmente, non si è mai nascosto sotto false spoglie e ha fatto sempre dell’ironia una sua caratteristica. Ha amato tanto: la sua Lucia, i suoi figli Adriana e Daniele e i suoi adorati nipoti Simone, Christian e Roma. Ha amato la Salernitana dalla sua nascita di un amore viscerale e infinito. Ha amato la politica restando fedele al suo pensiero. Ha amato gli amici anche scontrandosi con loro ma rispettoso, Ci mancherà in ogni cosa. Lui vi saluta, mi ha raccomandato di farlo”.
La Salernitana appresa la notizia della morte di Cipolletta lo ha voluto ricordare con un comunicato sul suo sito ufficiale evidenziando l’amore di questo tifoso e il suo attaccamento alla casacca granata.
Riccardo Santoro, presidente del centro di Coordinamento appresa della dipartita di Cipolletta ha detto: “Perdiamo un grande amico ed un tifoso storico della nostra squadra. A Fiore abbiamo voluto bene e nella prossima partita interna contro la Cremonese gli dedicheremo un grande striscione per ricordare a tutti chi era. Purtroppo stava male da tempo, mi ero riproposto di poterlo andare a trovare ma la situazione negli ultimi giorni è peggiorata ma non mi aspettavo che così repentinamente potesse portarlo alla morte”. Anche Mino Caputo, storico ultras della curva sud Siberiano ha avuto per Fiore Cipolletta un pensiero ricordandolo in questo triste momento: “Era uno degli ultimi baluardi del tifo storico granata, un esempio di grande passione, un tifoso sempre disponibile anche a dialogare con i giovani sulla grande importanza della maglia granata. Una vecchia bandiera che, purtroppo, ci lascia ma del quale ne ricorderemo sempre le sue grandi virtù. Belle parole queste che in tanti vorranno ricordare anche stamane alle ore 12 nella chiesa di Santa Maria ad Martyres a Torrione dove si celebreranno i funerali per l’ultimo saluto a Fiore Cipolletta.

 

Cipolletta e la tragedia dell’Heysel: aveva vissuto quel momento

Era il 29 maggio del 1985 quando a Bruxelles, in occasione della vittoria della Juventus per la sua prima Coppa dei Campioni, un bagno di sangue per quella che è stata poi definita la tragedia dell’Heysel. Tra i presenti anche Fiore Cipolletta che, dopo la Salernitana, nutriva un profondo amore per i biancoverdi. Un episodio che scelse di raccontare a Le Cronache, trenta anni dopo: “Purtroppo la tragedia dell’Heysel è una di quelle cose che porterò per sempre dentro di me – aveva detto – è un qualcosa che non si può cancellare neanche dopo trent’anni. Un ricordo amaro quello che mi rimane di quella serata di Bruxelles e di quella finale vinta dalla Juve che portò in dote la prima Coppa dei Campioni della storia bianconera che non sento per nulla mia e che anzi mi piacerebbe fosse restituita dal club di Agnelli all’Uefa”.
In quell’occasione, aveva lanciato anche alla polizia belga a suo dire incapace in quella circostanza di gestire la furia dei tifosi inglesi: “Sicuramente la polizia belga non era preparata a dovere per fronteggiare un simile stato di emergenza – aveva aggiunto Cipolletta – e a mio avviso dopo trent’anni ancora non è stata fatta giustizia totale  per le vittime di quella strage”. Un pensiero nitido nella sua mente, nonostante il tempo passato con quella coppa che si era macchiata del sangue di tanti tifosi juventini recatisi a Bruxelles per sognare la Coppa e che invece da li non fecero più ritorno a casa.