CASTEL SAN GIORGIO. Il suo motto era “Tutti uniti”. E tutti uniti ieri hanno salutato don Peppino Soglia per l’ultima volta. C’era la Salernitana di ieri, quella di oggi, gli amici di sempre e soprattutto i tifosi granata. Quelli dell’epoca Soglia ma anche tanti giovani che di Soglia hanno solo sentito parlare o l’hanno conosciuto tramite filmati d’epoca. Tutti hanno voluto porgere l’ultimo saluto al presidente della B, quella riconquistata dopo 24 anni, stringendosi al fianco della famiglia. Ed è stato inevitabilmente clima da stadio. Tanti i cori cantati dai tifosi granata all’esterno della chiesa: “Lode a te”, “grazie di tutto”, “Peppino Soglia alè alè”. All’interno la toccante cerimonia funebre in una chiesa davvero stracolma. Il saluto del sindaco di Castel San Giorgio, dell’amico fraterno Claudio Virno Lamberti che ha rcirodato la figura di don Peppino, il suo amore per la Salernitana e poi il ricordo toccante della figlia Nunzia. E poi l’uscita del feretro dalla chiesa è stato accolto da cori e fumogeni. Tante le sciarpe granata sulla bara. Tante quelle al collo dei tifosi storici della Salernitana. C’era Ciccio Rocco, c’era Raffaele il Vikingo, ma anche Fiore Cipoletta, Amadeo Rosamilia, Adolfo Gravagnuolo, Celeste Bucciarelli, Salvatore Orilia, Ciro Borsa che tra l’altro ha portato il feretro sulla spalla. ma c’erano anche tanti tifosi comuni che hanno fatto sentire la propria voce e il proprio affetto. Un affetto che sicuramente non scomparirà con la giornata di ieri perché Peppino Soglia resterà per sempre nella stoira della Salernitana ma soprattutto nel cuore dei tifosi. Per il suo modo di essere, passionale, magari vulcanico, ma soprattutto tifoso della Salernitana, prima, durante e anche dopo la sua presidente. E proprio quel coro mentre il feretro veniva poggiato nel carro funebre “Grazie di tutto, presidente grazie di tutto”, dice davvero tanto. Ci piace immaginarlo così, in un Paradiso granata a ridere e scherzare con Armandino Zorro, Bruno Carmando, il Siberiano (a cui è stato rivolto un coro), Agostino Di Bartolomei e tanti altri angeli che resteranno sempre nel cuore di Salerno e nella storia della Salernitana. Fa’, buon viaggio, presidente.
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