Di Pina Ferro
Aldo Autori avrebbe dovuto fornire i suoi camion per l’attività di traffico di stupefacenti condotta da parte di Paolo Esposito (ex affiliato al clan Maiale). Traffico di cocaina, in particolare, che veniva posto in essere sull’asse Olanda-Spagna-Germania-Italia con destinazione finale Salerno. E’ ricco di particolari il racconto che il neo collaboratore di giustizia, Pompeo D’Auria fornisce al magistrato della direzione distrettuale antimafia di Salerno. Il collaborato ha spiegato agli investigatori che i fratelli Bisogni non hanno nulla a che vedere con l’omicidio dell’imprenditore di Pontecagnano Aldo Autori. Omicidio per il quale è in corso il processo. Secondo il collaboratore di giustizia a trucidare, la sera del 25 agosto del 2015, Aldo Autori sarebbero stati “i calabresi” per punire l’imprenditore di un ammanco di stupefacente.
“Ho conosciuto Aldo Autuori direttamente, all’inizio dell’anno 2015. A presentarmelo fu Paolo Esposito di Eboli. Con l’ Autuori, sempre alla presenza di Esposito, – spiega il collaboratore di giustizia – vi furono svariati incontri tenutesi tutti a Pontecagnano, sia presso gli uffici della società Erra Service di Erra Emilio ubicati sul piazzale dove sono i camion della società, sia presso altri uffici della medesima, società situati in una diversa collocazione ma sempre in Pontecagnano.
So che tra Erra e Autuori vi era un rapporto fraterno. Il primo era il titolare formale della società, mentre l‘Autuori ne era il gestore di fatto”. Pompeo D’Auria, agli inquirenti ha anche riferito di essere a conoscenza che tra Paolo Esposito e Aldo Autori vi era era un rapporto di conoscenza almeno ventennale, risalente al periodo antecedente all’inizio della carcerazione di Aldo Autori.
“… in particolare, ricordo che, anche alla mia presenza, i due (ndr Autori e Esposito) discutevano in relazione all’apporto che l’Autuori avrebbe dovuto fornire con i suoi camion, cioè quelli della Erra Service, all’attività di traffico di stupefacenti condotta da parte di Paolo Esposito. In particolare, il traffico veniva condotto sull’asse Olanda-Spagna-Germania-Italia, con destinazione finale Salerno, della cocaina oggetto del traffico stesso”. Riguardo alla mia conoscenza con Paolo Esposito, preciso che la stessa è cominciata a settembre-ottobre 2014, quando il predetto era in semilibertà, e si è rafforzata nel tempo soprattutto quando Paolo Esposito si è fidanzato con mia cugina, sua attuale compagna. Preciso che, di fatto, quando ho conosciuto Paolo Esposito , il fidanzamento tra i due era già in atto”. Pompeo D’Auria agli investigatori ha anche illustrati i motivi che lo hanno portato a conoscere Aldo Autori. “Il motivo per il quale Esposito mi presentò Autuori fu legato all’intenzione di permettere a quest’ultimo di realizzare una serie di truffe in pratiche di leasing e finanziamento a beneficio della Erra Service, attività da me condotta per molti anni. Al riguardo, posso anche dire che avevo cominciato le pratiche fasulle per per la Erra Service che però non ho avuto il tempo di portare a compimento; in ogni caso, la documentazione relativa dovrebbe essere stata acquisita dalla Guardia di finanza nel procedimento in cui sono stato sottoposto a misura cautelare il 27.03.2018”. Poi spiega come ha saputo dell’omicidio di Aldo Autori. “Sono venuto a conoscenza dell’omicidio di Aldo Autuori il giorno dopo il delitto, che ricordo essere avvenuto nel periodo estivo, credo del 2015. A riferirmelo fu direttamente Paolo Esposito, il quale mi disse “sann fatt a Aldo”. Quando mi fu data la notizia io pensai immediatamente ad un accadimento di 10/15 gironi prima, avvenuto presso il piazzale della Erra Service, a cui avevo direttamente assistito: si trattò di una discussione tra Aldo Autuori ed uno dei gemelli Bisogni di Bellizzi che io conosco di vista. In particolare, credo si trattasse di Enrico Bisogni, in quanto sentivo Aldo ed anche Paolo, chiamarlo per nome. Preciso che la discussione avvenne all’interno degli uffici della Erra Service ubicati sul piazzale della medesima società ed eravamo presenti, oltre a me, Paolo Esposito, col quale ero giunto a bordo della sua autovettura, nonché Aldo Autori ed Enrico Bisogni. Io ricordo che la causale della discussione tra i due era relativa a questioni di trasporti: a riguardo, ricordo che l’Autuori riferì a Bisogni “io nonfaccio l’insalataro” per dire che non si occupava di clienti che trattavano prodotti ortofrutticoli, tuttavia non ricordo ulteriori particolari a riguardo.
Non so se Enrico Bisogni sia stato mai titolare di società di autotrasporti
La discussione non degenerò, nonostante il Bisogni utilizzasse un tono di voce un po‘ alterato, anche perché, non appena sembrava eccedere, Paolo Esposito lo richiamava all’ordine, facendogli presente che si trovavano in casa di Aldo ed in sua presenza e quindi bisognava rimanere tranquilli.
Ricordo che al termine della discussione, durata circa 20 minuti, Paolo Esposito gli fece stringere la mano invitando entrambi a porre fine “a questo bordello”.
Ricordo che sulla via del ritorno ESPOSITO mi disse che il gemello “doveva fare il bravo con Aldo”, che di fatto era un suo ”partner” nell’attività illecita”.