Elezioni straordinarie nella giornata di ieri al sodalizio di via Porto, che segnano il new deal di una delle società remiere più blasonate d’Italia
Di OLGA CHIEFFI
Domenica d’elezioni al Circolo Canottieri Irno, dopo il default della presidenza Gulletta. Partecipazione importante al voto da parte degli oltre mille soci che il sodalizio conta, i quali hanno potuto scegliere tra i dieci nomi della lista “Insieme”, capitanata dal candidato Presidente Giovanni Ricco, medico endoscopista, responsabile della Unità Operativa Malattie Apparato Digerente della Clinica Villa del Sole di Salerno e Direttore Sanitario dell’Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli, che ricordiamo a fianco di Enzo Napoli nella lista Progressisti Per Salerno, nelle ultime elezioni, e dieci nomi fuori-lista. In tarda serata i risultati che hanno suggellato l’acclamazione di Giovanni Ricco, la cui squadra di lavoro sarà formata da Roberto Rescigno, Giovanna Tortorella, Genserico “Gegè” Miniaci, Rosario Buonomo, Antonio Annunziata, Raffaele D’Urso, Pietro De Luca, Giuseppe De Pascale e Paolo Cardito. Un presidente che dovrà essere il collante tra il circolo dei “maggiorenti” e quello delle palestre, due anime la cui divisione e l’affastellarsi di scelte errate, ha portato ad un buco di oltre un milione di euro. Un ricorso storico nella ultracentenaria storia del circolo biancorosso, che dal quasi fallimento degli inizi degli anni ’50 si riprese grazie alla politica dell’economia “fino all’osso”, di quanti allo sport credevano davvero e il ricordo va ai Capone, ai Roma e all’ultimo illustre presidente Nicola Fruscione, i quali levarono alta la loro voce quando l’essenza puramente sportiva del circolo stava cedendo alle mollezze e al danaro della ricca borghesia, che si affacciava, negli anni del boom economico, al primo diportismo nautico a motore. Il nuovo consiglio avrà il compito sì di risanare al più presto le casse del sodalizio, azione che è possibile attuare in tempi brevi, ci ha dichiarato il consigliere riconfermato Rosario Buonomo ma, in particolare di ritornare far rilucere attraverso l’esempio di ogni singolo componente del direttivo, i simboli di una eccelsa scuola, prima di vita e poi di sport, che si è evoluta nei mezzi, ma i cui principi di lealtà, volontà e coraggio, dovranno continuare ad essere inculcati in ogni ragazzino che vorrà avvicinarsi agli sport del mare. Principi che sono racchiusi in ogni pietra della sede che raccoglie le memorie di ben oltre un secolo di storia sportiva di un club, sul cui gagliardetto dal 1982 brilla la stella d’oro al merito sportivo, proprio per essere indefesso divulgatore di sport e aver operato in modo da creare non solo una fucina di grandi campioni, ma per aver fatto in modo che sui pontili, nei saloni, sulla terrazza, sullo scomparso campo da tennis fossero nei decenni, formate generazioni di giovani, “la meglio gioventù”, che oggi ritroviamo seri, attenti, fieri e generosi, al loro posto di lavoro, nel proprio ruolo sociale.