Hanno spento ieri la loro prima candelina. Era il 25 novembre 2011 quando il gruppo Facebook, I figli delle Chiancarelle, appariva sul popolare social network. L’idea fu di Edy Piro, giovane salernitano trapiantato nel Regno Unito, a seguito di una esternazione del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca che, durante una trasmissione televisiva, appellò con disprezzo coloro che avevano avuto da ridire sulla qualità estetica del brand Salerno disegnato da Massimo Vignelli, “figli delle chiancarelle”, rei di essere legati ad un concetto della città vecchio e antiquato. Da quel giorno è nato, probabilmente, l’unico vero e proprio gruppo in grado di fare opposizione al primo cittadino De Luca che, qualche tempo fa, disse «maledetto il giorno che v’ho insultato». Settemila e ottocentodue spine nel fianco. Denunce di ciò che non va a Salerno, battaglie contro il Crescent (portato da Italia Nostra e comitato No Crescent, con l’ausilio degli FdC fino in Consiglio di Stato), conti spulciati, carte alla mano contro la Salerno che non piace che sia a sinistra, a destra, al centro.
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