Pina Ferro
Dito puntato contro i componenti dell’Anva (associazione Ambulanti) e contro i giornalisti, definiti “falliti”. Douda Niang presidente dell’associazione dei senegalesi di Salerno, non risparmia nessuno. Ad averlo infastidito è stata la lettera diffusa qualche giorno fa dall’Anva attraverso la quale si chiedeva un maggiore controllo da parte di chi di competenza contro l’abusivismo esistente nel commercio ambulante. Ovviamente il presidente dell’Anva non puntava il dito contro gli stranieri, anzi. Sotto accusa erano finiti italiani e cittadini stranieri che occupano spazi pubblici senza essere in regola con la normativa vigente ledendo chi invece è ligio alle regole. La risposta di Douda Niang è arrivata nelle scorse ore sulla pagina Facebook dell’Anva. Probabilmente Niang non ha bene inteso il contenuto della note dell’Associazione ambulanti, visto il tenore del commentopubblicato sulla bakeka del social network. E, alla fine la colpa è anche dei giornalisti che nel fare il proprio lavoro hanno riportato fedelmente l’appello lanciato dall’associazione di categoria.Niang nel primo commento scrivescrive: “Prima di denunciare i venditori ambulanti fate un’autodenuncia. Noi sappiamo bene le cose come funzionano qui a Salerno… Per favore non mi fatte dire quello che non voglio dire ma tutti possono fare un comunicato stampa. Smettete di dire ‘abusivismo’, siete più abusivi di tutti quanti; per fare l’ambulante serve la licenza di ambulante e noi conosciamo tantissimi di vostri soci con bancarelle che non hanno la licenza di ambulante che abbiamo noi. Venite a controllare: siamo tutti in regola con il permesso di soggiorno e la licenza ambulante. Poi la vostra associazione secondo me è abusiva perché è riservata esclusivamente agli ambulanti bianchi o italiani, se siete una associazione nazionale di venditori ambulanti non dovete difendere solo i bianchi perché, spero sapete, che gli ambulante sono più dei stranieri che bianchi o italiani. E voi ditemi per favore si avete soci stranieri nella vostra associazione. Non c’è nessuno straniero e la costituzione italiana non ammette la discriminazione che è un reato”. Il rappresentante degli ambulanti extracomunitari non entra nel merito presenza sul lungomare, accusa l’Anva di discriminazione e di condotte illecite, definisce i giornalisti ‘falliti’ e nulla dice circa l’origine dei prodotti di abbigliamento venduti sulle lenzuola distese per terra.