di Fabio Setta
MILANO – Nemmeno il Liverpool ha aiutato la Salernitana. Nemmeno il pensiero di giocarsi appena martedì prossimo la qualificazione agli ottavi di Champions ha distratto il Milan dal conquistare i tre punti. Sulla carta non c’era partita, seconda contro ultima e sul prato del Mezza obiettivamente non c’è stata partita. I rossoneri di Pioli hanno messo subito le cose in chiaro. Dopo appena cinque minuti accelerata di Leão, con Zortea e Veseli che non sono stati in grado di prendergli nemmeno il numero di targa, cross per Kessié e subito 1-0. Colantuono, dopo lo svantaggio, ha chiesto ai suoi di restare ordinati e infatti la Salernitana è sì rimasta compatta ma senza riuscire ad opporre resistenza ai padroni di casa. Dopo diverse occasioni sprecate, così al 18’ il Milan ha raddoppiato con Diaz che ha azionato Saelemaekers, il cui tiro sul secondo palo ha battuto Belec. La Salernitana ha confermato le proprie difficoltà a rendersi pericolosa in fase offensiva. Colantuono ha cambiato per l’ennesima volta la coppia d’attacco, provando Simy e Ribery al rientro, ma il pallone raramente è arrivato dalle parti dei due attaccanti. Troppo campo da risalire quando giochi col baricentro troppo basso, soprattutto con una squadra come il Milan bravo ad andare subito in pressione a centrocampo. Può far poco Ribery, sempre circondato da almeno due avversari, possono anche meno i suoi compagni. È una squadra quella granata che ispira anche tenerezza per certi versi. L’impegno non manca, la voglia neppure ma manca quella qualità, quella caratura che serve per essere competitivi in Serie A. E la colpa non è certamente di Colantuono o del gruppo a sua disposizione. Poi contro il Milan, ai vertici della classifica, c’era davvero ben poco da fare. Dopo il 2-0, però, l’undici rossonero si è un po’ seduto, commettendo qualche leggerezza che ha fatto illudere la Salernitana che però ha tirato in porta solo al 44’ dalla distanza con Zortea che ha trovato le manone di Maignan. Seppur rilassato solo nel primo tempo il Milan ha avuto almeno tre occasioni importante non concretizzate per un pizzico di superficialità che sicuramente non ha fatto piacere a Pioli. Le sostituzioni di Colantuono non hanno cambiato il match con il Milan che ha controllato e sfiorato il tris in più circostanze, sbagliando anche alcune occasioni davvero clamorose con Diaz e Messias. La Salernitana in avanti non si è più vista e così torna da San Siro con la dodicesima sconfitta in sedici giornate, l’ultimo posto solitario, con Fiorentina ed Inter all’orizzonte, nella speranza possa arrivare la svolta societaria. Per salvarsi serve un intervento deciso a gennaio sul mercato. Altrimenti l’anno prossimo si giocherà nuovamente di sabato, ma in Serie B.