di Enzo Sica
Arriva il Pisa e sulla panchina nerazzurra siede un’altra icona del calcio salernitano del passato, quel Rino Gattuso che vestì la maglia granata appena ventenne e da dove spiccò il volo per grandi e prestigiosi traguardi. Oggi sarà la giornata per accogliere, degnamento, <ringhio> rimasto sempre nel cuore della tifoseria granata appena attraverserà il tunnel per entrare sul terreno di gioco ma anche per cercare, da parte della squadra di Sannino, quella vittoria che manca, ormai, dal 9 ottobre contro il Benevento. Da allora tre pareggi che hanno mosso la classifica e che hanno soddisfatto solo in parte la tifoseria. Che si aspettava qualcosa in più ma che finora non è arrivato. Quel salto di qualità non è stato fatto anche se la squadra gioca un buon calcio ma non è consapevole, forse, dell’enorme potenziale che ha. Ci sono buoni elementi, di categoria, che possono fare la differenza in un torneo come questo molto livellato verso il basso che ha solo una lepre, il Verona, mentre le compagini che la inseguono alternano risultati buoni ad altri meno buoni. Ed è il caso della squadra di Sannino con il tecnico di Ottaviano che sta cercando la quadratura del cerchio, che vede il bicchiere mezzo vuoto ma che ha fiducia nelle potenzialità dei suoi ragazzi. Ed oggi chiede, contro il Pisa avanti in classifica di due punti, la grande prova per il sorpasso anche perché ci vuole davvero poco per arrivare nella parte sinistra della classifica e soprattutto arpionare la zona play-off. Il rientro di Rosina dal primo minuto appare scontato. L’ex catanese dopo mezzo tempo passato in panchina ad Ascoli morde il freno, vuole essere utile alla squadra fin dal primo minuto, dare quel contributo che finora è mancato anche se c’è stato da parte sua tanta voglia di far bene. Così come si spera che l’apporto, forse dal primo minuto, di Coda e Donnarumma ancora insieme possa produrre qualcosa di incisivo ed interessante sotto rete. Ma anche la presenza di Caccavallo, che potrebbe prendere il posto magari proprio di Donnarumma, non sarebbe una scelta sbagliata tenendo conto che l’ex paganese ha buone qualità e soprattutto tanta voglia di far bene. Sannino riproporrà il solito modulo, il 3-5-2 a meno che non opti per un più coperto 4-4-2 con Rosina nel ruolo di centrocampista che possa dare una mano alla coppia di attaccanti nel momento in cui, magari, la gara lo possa richiedere. Le scelte, quindi, riguardano per ora solo il centrocampo. Tenendo in campo Busellato potrebbe uscire ancora una volta Odjer con Della Rocca che sembra inamovibile così come Zito. E nel secondo modulo Vitale e Perico sarebbero i terzini con Bernardini e Tuia centrali. Ma è una Salernitana ancora tutta da scoprire perché Sannino ci ha abituati a cambi repentini di formazione nelle ultime ore. I tifosi sperano di vedere, finalmente, una Salernitana vincente anche se bisogna fare attenzione a questo Pisa che fuori casa riesce ad essere molto ermetico e prende davvero pochissimi gol. Prevendita a rilento. Anche oggi non ci sarà la folla che vorrebbe patron Lotito. Ma i soliti irriducibili diecimila (e non so o pochi) saranno sugli spalti dell’Arechi per spingere la squadra verso i tre punti.