di Erika Noschese
Vincenzo De Luca contro tutti. Dall’inizio della pandemia ad oggi, il vero protagonista di quest’emergenza sanitaria sembra essere proprio il governatore della Regione Campania che ha sfidato anche il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid. Il presidente di Palazzo Santa Lucia, infatti, durante una visita a Benevento in occasione dell’inaugurazione dello sportello del centro per l’impiego dell’Anpal ha dichiarato che la Campania non procederò, dopo gli over 80 e le categorie fragili, per fasce d’età ma per categorie economiche per una ripresa economica a livello regionale. “La Campania è stata una regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età. Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta”, ha infatti dichiarato il governatore. Figliuolo venerdì scorso ha firmato una nuova ordinanza per dare priorità nella campagna vaccinale agli over 80 e ai fragili. Il piano nazionale prevede dunque, over 80, persone con elevata fragilità, persone tra 70 e 79 anni, a seguire tra i 60 e i 69 anni. In parallelo dovrebbe proseguire la vaccinazione del personale sanitario e sociosanitario ma il governatore ha ribadito la necessità di procedere con le vaccinazioni nel comparto turistico “perché altrimenti abbiamo perduto un altro anno turistico”, ha detto, “abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente. Difficile reggere un altro anno di paralisi e capisco anche la rabbia degli operatori economici, anche perché spesso in Italia lo Stato non esiste”. Non si è fatta attendere la replica del commissario straordinario: la campagna di vaccinazione “deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie”, ha infatti dichiarato Figliulo chiarendo che, l’obiettivo è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”.