Il Crocifisso ritrovato ci porta alla scoperta della Salerno Medievale - Le Cronache Spettacolo e Cultura

di Olga Chieffi

Un viaggio nella storia medievale da toccare con mano, da gustare, da indossare, da annusare, da danzare, per duellare e tirare, questa l’eredità di Peppe Natella, portata avanti con grande partecipazione ed emozione da Chiara, Raffaele ed Adriana, in questa XXXII Fiera del Crocifisso Ritrovato, presentata a palazzo di Città ospite del primo cittadino Vincenzo Napoli. Se l’assessore Dario Loffredo, di conserva, con il suo collega Alessandro Ferrara, in primis, hanno annunciato la riapertura del giardino della Minerva e la riconciliazione con la famiglia e il nostro splendido centro storico che ha permesso di svoltare dopo il covid, e di vivere un agognato ritorno a quell’otium ferace, fattivo, che è la partecipazione e la condivisione di un luogo, di un sapere, dell’istante stesso, la più giovane direttrice di una CNA provinciale quale è Simona Paolillo ha sottolineato quanto sia importante camminare su questo lunghissimo ponte che porta l’artigianato medievale fino a noi facendolo rivivere con mezzi moderni, senza temere falsi anacronismi.  Si comincia giovedì 25 aprile prima del tramonto alle ore 17.45 in piazza Duomo, con la partenza del corteo storico in abiti d’epoca che percorrerà le strade del centro storico di Salerno per portarsi in piazza Portanova, dove alle 18.00 circa ci sarà il taglio del nastro, con lo spettacolo  degli sbandieratori del Gruppo Città de la Cava “Li quattro distretti – Luca Barba”, artisti, musicisti, mangiafuoco ed altri, che avanzeranno con passo ritmato dai tamburi da guidati dall’arte oratoria del celebre “Giullar cortese”, alias Gianluca Foresi, che racconterà la sua storia in presa diretta e rigorosamente in rima. Partecipare alla Fiera del Crocifisso Ritrovato è un’esperienza che vale come una intensiva lezione di storia. Sfilate di artisti di strada con  giocolieri, trampolieri, equilibristi, fantasisti, mangiafuoco. Sono soltanto alcune delle specialità di un altro gruppo leader in Italia nell’allestimento di spettacoli medievali: Circateatro di Urbino. Gli artisti in questione girano il mondo con un teatro di strada e di parola che prende le mosse dall’arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medievali, proponendo insieme la commedia dell’arte, la giocoleria, l’acrobatica, la clowneria e la danza. I “Rota Temporis” ci immergeranno, nelle melodie del periodo Medievale e Rinascimentale. Attraverso l’incantevole suono delle cornamuse e la possente base ritmica di davul, timpani, rullanti, spaziando dalla musica celtica, al saltarello e tourdion del XIV e XV secolo.

“Molte manifestazioni simili alla Fiera del Crocifisso Ritrovato – ci scrive il Giullar Cortese sempre in giro per l’Italia – non sono sopravvissute a quegli anni difficili: la Fiera invece è riuscita non solo a sopravvivere, ma si è confermata e soprattutto è cresciuta, riuscendo a proporre un’offerta sempre più variegata e composita. Il pubblico ritroverà alcuni dei propri beniamini, che da anni rendono la fiera gioiosa, attraente e adatta a tutti. Ma da qualche edizione abbiamo voluto con Chiara, Raffaele e la bottega san Lazzaro dare un’impronta culturale più forte, che ci facesse scoprire di quel lontano medioevo cosa ha reso Salerno un crocevia di saperi, conoscenze e commerci, famoso nel mondo. Lo abbiamo fatto mettendo insieme una serie di conferenze e incontri, che vedono il coinvolgimento di esperti della materia e accademici, sia locali – penso alla tavola rotonda sulla Salerno dei re provenzali e alla conferenza sulla tradizione millenaria della Schola Salerni, che abbiamo fortemente voluto – che nazionali – in questo caso il pensiero va alla conferenza sul calcio storico. Non solo approfondimenti scientifici però, ma anche letterari e teatrali con la narrazione su Trotula e il viaggio sul verde antico tra giardini, orti terrazzati, fontane storiche e sorgenti dimenticate. Particolare attenzione abbiamo voluto inoltre dedicare al pubblico dei più piccoli: tante le attività in cui saranno coinvolti, dai giochi in legno, ai banchi rievocativi, il villaggio dell’artigianato e la passeggiata esperienziale per Salerno”. Dal canto suo, la direttrice organizzativa dell’evento, Chiara Natella, sottolinea la poliedricità di un allestimento che “apre a tutto il centro storico con una no stop di eventi. Chi ha già visto la Fiera sa che è sempre una sorpresa e che in ogni angolo, vicolo, piazza si può imbattere in artisti di strada, giocolieri, musicanti, mercatini medievali e via dicendo. Tutto questo comporta, ovviamente, un grande sforzo organizzativo, una regia e un coordinamento preparati nel corso dell’anno. Siamo però confortati dai grandi numeri, perché ogni anno i visitatori sono davvero tanti e provengono, ormai, un po’ da tutta Italia”.  Alla Fiera interverranno “I Falconieri dell’Irno”, che con una trentina di rapaci, faranno apprezzare la bellezza degli uccelli acrobatici ed i voli imprevedibili che questi effettuano. È bene, infatti, precisare che la didattica-dimostrazione di volo prevede simulazioni di caccia su finta preda e coinvolgimento del pubblico, sempre nel rispetto degli animali:  In Piazza Tempio di Pomona e piazza Sant’Agostino rivivranno gli  appuntamenti della vita socio-commerciale del Medioevo: il mercato con merci e mestieri di un tempo: la distillazione dei profumi, la filatura della lana, il cestaio, la ceramica, le pietre antiche. Quest’anno con una novità, una strizzata all’economia locale con gli artigiani di oggi. Per scoprire come si mangiava nel Medioevo, poi, non resterà che recarsi in Piazza dei Barbuti per degustare una rivisitazione dei piatti della Taverna Medievale. In piazza Abate Conforti, ci saranno i giochi medievali a cura di “Ochi et Meraviglie” di Monna Amneris e messer Diego. Giochi rigorosamente in ferro e legno, ricostruzioni accurate dei passatempi semplici e ingegnosi che si facevano intorno all’anno mille, coinvolgendo adulti e bambini in attività ludiche che richiedevano anche abilità logiche e consentivano di trascorrere il tempo in momenti di grande aggregazione. I giochi sono a fruizione gratuita. Protagoniste anche le scuole, che renderanno più agevole e alla portata di tutti “il tuffo nel Medioevo”. Con il Convitto Nazionale T. Tasso, sede associata F. Trani, sarò proposto l’Artigianato locale in Piazza Tempio di Pomona. Dal canto suo, l’I.I.S. “B. Focaccia” – Salerno con Officine Dinamo, in largo Abate Conforti proporrà i Laboratori estemporanei di scrittura e disegno legati alla città medievale. E poi ancora, lezioni pratiche di arte, con SGS Stand della scuola salernitana d’arte ceramica. E poi Musei Aperti per i giorni della manifestazione, letture itineranti del libro “Passeggiate salernitane per bimbi curiosi” e tanto altro ancora. Diversi gli spettacoli nei diversi siti del centro storico. Il 26 e  il 27 aprile, alle ore 19.00, all’aperto in Piazza Tempio di Pomona, ci sarà la possibilità di fruire della versione teatrale del racconto di Diego De Silva: “Angeli moralisti”. Con Ludovica Sguazzo e Cinzia Ugatti, per la Regia Andrea Carraro. Presso Apollonia Hub, invece, alle 20.15, va in scena ‘O cunto d’’o mago Barliario di Corradino Pellecchia – Regia: Andrea Carraro – Interprete Gaetano Fasanaro, presso l’Arco Catalano, Brunella Caputo e Davide Curzio daranno voce a “Trotula e la bellezza della donne”. Approfondimenti e temi  diversi saranno affrontati con illustri relatori: “La Salerno dei re provenzali tra giullari, trovatori e tornei”; “Alla scoperta della chiesa di San Benedetto, ultima dimora del mago Barliario”;“La tradizione millenaria della Schola Salerni tra memoria e valorizzazione”; “L’ampio lunato Golfo di Salerno e il verde antico. Un viaggio tra giardini e orti terrazzati, fontane storiche e sorgenti dimenticate”. Indi,focus su “Il Calcio Storico Fiorentino”, con relatori che giungeranno direttamente dalla Toscana: David Bini – Presidente del Museo Fiorentina, Filippo Giovannelli – Direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, Dario Nardini – Antropologo culturale