di Monica De Santis
Il mondo della musica e dello spettacolo piange un’altra illustre vittima del Covid, Raoul Casadei, il re del liscio, è morto all’età di 83 all’Ospedale Bufalini di Cesena per complicazioni legate al Covid-19. Casadei è stato maestro elementare per 17 anni e si appassiona alla musica a 16 anni, quando suo zio Secondo gli regala una chitarra. Alla fine degli anni ’50, inizia a partecipare agli spettacoli dell’Orchestra Casadei. Suo zio decide di rinominare la sua formazione Orchestra Secondo e Raoul Casadei. Ed è anche grazie a lui che in Italia comincia a diffondersi il liscio, fino ad arrivare al boom degli ‘Anni 70. Tra le canzoni più note, ‘Simpatia’, ‘La mazurka di periferia’, ‘Romagna e Sangiovese’, ‘Romagna Capitale’, ‘Tavola grande’. L’Orchestra Casadei partecipa al Festivalbar (1973), esordisce a di Sanremo (1974) e a Un disco per l’Estate (1975). Nel 1980, Casadei si ritira dal palcoscenico e continua a gestire l’orchestra da dietro le quinte. L’anno successivo inaugura la motonave Ciao Mare ‘La Nave del Sole’, una balera galleggiante a bordo della quale si ballava il liscio. Dopo 40 anni, nel 2001, lascia la direzione dell’orchestra al figlio Mirko. Nel 2013, insieme con Paolo Gambi, ha scritto il libro ‘Bastava un grillo per farci sognare’, edizioni Piemme. A ricordare Raoul Casadei oltre alle numerose personalità del mondo della musica, dello spettacolo e della politica italiana, anche i tanti che con lui hanno lavorato, tra questi anche l’attrice salernitana Daniela D’Aragona, che da qualche anno era entrata a far parte proprio della grande famiglia dei Casadei. “Attrice! La mia attrice napoletana!” Così mi ha sempre chiamato. – racconta commossa Daniela D’Aragona – Da questa mattina (ieri per chi legge, n.d.r), riesco a sentire solo queste parole e la sua inconfondibile voce. Ho avuto la fortuna e l’onore di vivere per anni, quasi tutti i giorni al fianco del maestro Raoul Casadei, della cara moglie Pina e di tutta la sua amata famiglia. Io campana, ero nel cuore della tradizione Romagnola. Con Raoul il confronto era continuo, era un piacere ascoltarlo, era una focina di aneddoti e di nuove idee. – prosegue ancora l’attrice salernitana – Lo ascoltavo per ore mentre era intento a fumare la sua adorata pipa. Mi illuminavo nel pensare a cosa aveva creato, a come ci era riuscito, a come aveva vissuto e ciò nonostante a come erano saldi e fermi i suoi valori riportati sempre nei testi delle sue canzoni. Era un entusiasta della vita, mi ha insegnato a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e mai mezzo vuoto, mi ha insegnato a credere e a perseverare nei sogni, mi ha insegnato a rispettare noi stessi in primis per poi farlo con gli altri, mi ha sempre ricordato come è importante ciò che facciamo perché l’arte dona momenti di gioia e di spensieratezza a chi sa coglierla ed apprezzarla e soprattutto aggrega le persone. Lui che con la sua ‘Musica Solare’ ha fatto ballare, abbracciare ed innamorare intere generazioni. Lui che è e resterà per sempre e per tutti, l’indiscusso, unico e solo Re del Liscio, ambasciatore della Romagna nel mondo. E per me invece la mia buona stella, d’altronde non poteva essere diversamente per l’energia, l’ottimismo, il carisma, il talento e la generosità che aveva – conclude Daniela D’Aragona – Nel mio cuore custodirò gli innumerevoli ricordi, le risate, gli insegnamenti, le cantate, le tavolate, le sgridate, l’amore paterno, l’affetto di Pina e dei suoi figli, l’amicizia di Carolina e soprattutto l’infinita stima e gratitudine. ‘Il vento cancella dalla sabbia i ricordi ma dal cuore no, il vento non può’. Per sempre la tua “Attrice””. Come detto prima, sono tante le persone che nella giornata di ieri hanno ricordato il grande maestro della musica… “”E’ scomparso Raoul Casadei, vittima del Covid. Se ne va un protagonista della cultura e della identità della nostra terra”. scrive su Twitter Andrea De Maria, deputato Pd eletto a Bologna, ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati. “Viva Raoul sempre!”scrive invece il figlio Mirko Casadei. “E’ veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalita’ ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha commentato la scomparsa di Raoul Casadeo, comunicata questa mattina. “Voglio esprimere il più sincero cordoglio ai suoi familiari, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio”, conclude Bonaccini. Mentre il vicesegretario del Pd Andrea Orlando scrive “È morto Raul Casadeo, un interprete della cultura popolare. Milioni di persone, hanno ascoltato e ballato le sue canzoni. Amato da un’Italia profonda ed umile, spesso nascosta. Le sagre, le feste di piazza, le fiere anche del borgo piu’ sperduto sono stati i luoghi della sua musica”. Mi stringo al dolore della famiglia Casadei in questo triste giorno in cui la musica italiana perde uno straordinario interprete e un autore che ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un percorso di grande qualità artistica. Giustamente definito ‘il re del liscio’, Casadei è stato un musicista amato in tutto il mondo che con energia e passione ha fatto ballare intere generazioni portando la tradizione popolare nelle piazze e tra la gente. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo e l’entusiasmo suo e della sua famiglia mi hanno fatto amare ancora di più la sua musica e la Romagna”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha ricordato Raoul Casadei. “Ci sono e ci saranno tanti modi per ricordare la figura di Raoul Casadei, ma a me piace pensare a quello che ci ha dato con la sua musica in una vita piena di cose: gioia e allegria”. Così il sindaco di Rimini e presidente di Destinazione Romagna, Andrea Gnassi, ricorda Raoul Casadei in un lungo post su Facebook. Il liscio, scrive ancora Gnassi, “era ed è parte di quello che siamo, a Rimini e in Romagna. Ma Raoul Casadei negli anni Settanta, con la sua contaminazione pop, lo ha fatto diventare patrimonio popolare di tutto il Paese. Da genere local a passione mainstream, con hit che scalano le classifiche dei dischi italiani più venduti”.
Per vedere il video di uno dei suoi brani più celebri cliccare su questo link: https://www.youtube.com/watch?v=_TNK698yF7E
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