di Sonia Angrisani
L’ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Nocera Inferiore e consigliere comunale di opposizione Gianfranco Trotta lascia ha creato il gruppo nocerino del partito fondato da Carlo Calenda. L’avvocato Trotta esperto in diritto di famiglia, minorile e delle persone. Presidente della Camera Minorile di Nocera Inferiore. Consigliere Comunale della città di Nocera Inferiore dal 2011 al 2017 e poi Assessore alle Politiche Sociali dal 2017 al 2020, attualmente consigliere comunale. Come mai questa scelta di fare politica in anni in cui sempre meno persone si avvicinano a questo mondo? “Ho scelto di fare politica perché ritengo che occuparsi della cosa pubblica è un dovere di ogni cittadino, in ogni sua accezione, sia attraverso la partecipazione diretta che indirettamente, sempre però interessandosi della propria comunità. Secondo lei come si possono attrarre i cittadini? Perché la politica sembra sempre meno interessante per gli Italiani? Anche quella locale? “I cittadini si possono attrarre solo facendo proposte concrete, proponendo una idea di politica che non si traduca solamente in critiche all’avversario, in spot elettorali, ma proponendo soluzioni ai loro problemi e ascoltandoli davvero, che è cosa diversa dal sentirli”. Lei è nuovamente in Consiglio Comunale quali le sue aspettative? Quali saranno le priorità della sua attività consiliare? “La mia attività di consigliere è e sarà concentrata sempre su tutto ciò che è tutela dei cittadini, nel rispetto del ruolo che rivesto, nella ferma convinzione che il consigliere comunale esercita un ruolo fondamentale nei processi decisionali, sia esso di maggioranza o di minoranza. Sulla giunta preferisco non esprimere giudizi, anche per rispetto a coloro con i quali ho comunque condiviso una parte del percorso, saranno poi i cittadini a giudicare. Questo, però, non mi impedirà di essere critico quando non condividerò delle scelte e/o allorquando dovessi rilevare delle criticità”. Non le sembra che il Consiglio Comunale di Nocera Inferiore sia sempre più un luogo dove più che discutere, si ratificano decisioni già prese? “Il Consiglio Comunale non può essere ridotto a semplice esecutore o ratificatore di decisioni già prese, così viene svilito il ruolo che i cittadini assegnano ai consiglieri, questo aspetto fu da me ribadito anche nel consiglio del 30 dicembre scorso in cui rientrai in assise. Devono tenersi più consigli comunali, così come devono funzionare le commissioni, altrimenti siamo di fronte ad una gestione della cosa pubblica non in linea col principio della partecipazione democratica”. Dopo quattro anni, si può fare un bilancio della giunta comunale? Reputa il progetto politico rappresentato dal sindaco Manlio Torquato ancora spendibile in campagna elettorale? Quali alternative possibili? “Ormai ci avviamo alla fine della consiliatura, manca un anno più o meno, nel corso del quale l’attenzione va dedicata alla soluzione dei problemi che ancora restano irrisolti, se il modello Torquato è ancora proponibile non sta a me dirlo, io sono in minoranza, ho fatto una scelta diversa che esprime la mia opinione in merito”. Qualcun altro sostiene che le uscite dai gruppi politici di appartenenza, specie nella maggioranza e in prossimità oramai della scadenza della legislatura, debbano essere lette come tentativi di riposizionamento politico in chiave elettorale. Quanto c’è di vero in questa analisi? “Sui giornali, sui social, l’attenzione è già rivolta alle prossime amministrative, com’è naturale che sia, girano tante voci su candidati a Sindaco, coalizioni, costruzioni di liste, etc., etc.,. Credo che la cosa fondamentale sia avere un’idea di città, di sviluppo del territorio, che non sia limitata solo alla gestione dell’ordinario, da presentare all’elettorato, perché, se è vero che in politica contano anche i numeri, la scelta del governo della città non può risolversi in una somma algebrica. Azione vuole recitare la propria parte, come sta già facendo dalla sua costituzione, provando a caratterizzarsi per la proposta e non solo per la critica ed è quello che farà anche in quest’ultimo anno, aprendosi al dialogo con le forze che si identificano nell’ideale liberale e socialdemocratico e nei principi della partecipazione e della condivisione”. Avvocato Trotta, è pronto per scendere di nuovo in campo? “Sono già in campo!”.