di Erika Noschese
Un sopralluogo in via Benedetto Croce e in via Mobilio a Torrione per istituire il doppio senso sulla Lungoirno. È la richiesta avanzata dal consigliere Rino Avella, in qualità di componente della VIII Commissione Consiliare Permanente Mobilità. Al presidente Rocco Galdi, il socialista ha chiesto di istituire bike line/corsia preferenziale anche per veicoli elettrici ed a motore, tra incrocio viadotto Gatto-via Benedetto Croce e via Sabatini, direzione via Sabatini. Richiesta protocollata in VIII Commissione in data 18 gennaio 2022; di istituire bike line/corsia preferenziale anche per veicoli elettrici ed a motore, sottopasso ferroviario via Torrione-via Settimio Mobilio, direzione via Settimio Mobilio, come da richiesta protocollata lo scorso 15 febbraio 2022; istituire il doppio senso viale Unità d’Italia, tratto Lungoirno ricompreso tra rotatoria in zona Vinciprova e largo Unione Camere Penali Italiane, altezza Faro della Giustizia-Cittadella Giudiziaria. “Ognuno dei temi risponde ad esigenze molto sentite dalla cittadinanza. Necessità sulle quali si è basato il mio intervento ufficiale in occasione della recente presentazione del Pums, Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Intervento, tra l’altro, pienamente condiviso nel merito – ha dichiarato Avella – I salernitani chiedono all’Amministrazione Comunale di intervenire laddove, anche con una semplice riorganizzazione dei flussi veicolari, si potrà determinare un vantaggio quotidiano sia per la mobilità che per la sicurezza, in special modo di chi utilizza le ‘due ruote’”. Il socialista ha infatti chiarito che in via Torrione si eviterebbe il lungo giro attraverso il sottopassaggio in zona Grand Hotel mentre in via Benedetto Croce si eviterebbe il transito obbligato per il pericolosissimo – ed in passato già ‘mortale’ – Viadotto Gatto. “Riteniamo, infine, che vi sia la necessità di avviare il confronto, in sede di VIII Commissione, circa la complessa questione relativa all’istituzione del doppio senso di circolazione sul tratto finale della Lungoirno”, ha poi aggiunto. Intanto, proprio il consigliere socialista ha scritto una lettera aperta indirizzata ai cittadini salernitani per spiegare il suo impegno per Salerno: “La politica intesa come mezzo – e non quale fine – è stata ed è, per me, lo strumento necessario per migliorare condizioni e qualità di vita dei miei concittadini salernitani. Dentro e fuori le Istituzioni il mio impegno ha sempre avuto la stessa intensità. In consiglio comunale, in giunta, al vertice dell’Ente Provinciale per il Turismo il mio vero ‘ufficio’ è sempre stato lì, nel mio quartiere, nella mia città. Laddove il confronto è vero, non filtrato, diretto – ha scritto Avella – Passione ereditata da mio padre in quel contesto socialista da cui sbocciò la città più socialista d’Italia. Ho avuto il privilegio di respirare la stagione maggioritaria socialista che ha reso possibile l’inizio di un periodo fecondo di trasformazioni urbanistiche che hanno cambiato drasticamente il volto e il destino della Città di Salerno”. Figlio d’arte, il socialista ha vissuto “quegli anni che mi hanno iniziato all’impegno politico al fianco del mio papà e di tanti amici con cui ho condiviso la partecipazione politica, legami affettivi e un’entusiasmante voglia di cambiamento. Quella stagione fu un “ponte” con l’attuale”. Ed è proprio in quegli anni che si è formato e ha ereditato il grande valore del legame forte con la sua zona di riferimento, il rione Campione ed il quartiere Carmine dei quali ha sempre avvertito un senso di responsabilità, dovere e appartenenza. “Un grande maestro di vita e di politica, quale considero il Professore e Sindaco, Vincenzo Giordano, mi ha trasmesso l’insegnamento di “sentinella di quartiere”, riferimento di zona, recepire le istanze che provengono dai cittadini e garantire loro i servizi essenziali per la loro quotidianità – ha scritto ancora Avella – Proprio da quella stagione, in virtù di questo enorme patrimonio valoriale, il quartiere fu coinvolto in una prima e incisiva trasformazione urbanistica che ne cambiò radicalmente il volto: la realizzazione del Parco Pinocchio che andò a riqualificare un’area di degrado e di abbandono, occupata prevalentemente da tossicodipendenti. Con il Parco Pinocchio, la zona passò dal buio dello spaccio alla luce dei bambini, dalle ombre e dal torbido della tossicodipendenza all’entusiasmo di famiglie e alla vivacità di giovani e giovanissimi che fruivano dell’area per incontrarsi, relazionarsi e trascorrere del tempo. A seguire, sempre con il Sindaco Giordano, inizio anni novanta, ci fu un nuovo intervento migliorativo con la realizzazione degli attuali marciapiedi, da via Gelso a via Duca Guglielmo, ora via Nicolodi. Contemporaneamente, grazie al lavoro dei tecnici comunali, provvedemmo alla dotazione dei punti luce in ogni traversa della zona. Furono anni d’interventi importanti che ancora resistono al passare del tempo, che hanno contribuito a rendere “centrale” una zona periferica”. Avella ripercorre le tappe dell’esperienza di Vincenzo De Luca sindaco quando, tra il 1997 e il 1998 ci furono altri interventi di restyling urbanistica con la realizzazione dell’attuale piazza, ora dedicata alla memoria di suo padre, con il rifacimento della pavimentazione stradale e il ripristino della piazzetta Fasano e dei marciapiedi. Un nuovo blocco di interventi di ripristino e di riqualificazione è stato effettuato nel 2016, Sindaco Vincenzo Napoli, e non ultimo di recente il rifacimento del manto stradale, della segnaletica e altri interventi inerenti la pubblica illuminazione. “Questi interventi strutturali si completano con una presenza costante di segnalazioni e altri interventi di ordinaria amministrazione atti a risolvere le problematiche e le criticità del territorio, delle famiglie che vi risiedono e delle preziose attività commerciali che vi operano – ha scritto infine Avella – Con medesimo senso del dovere, mi prodigo e mi sono prodigato per l’intero territorio cittadino, contribuendo da Assessore, sia con delega al personale, in un primo momento, sia con delega alla mobilità, alla metropolitana e ai parcheggi, durante la Sindacatura De Biase, ad altri interventi strutturali che hanno segnato la trasformazione urbanistica della città. Oggi continuo ad essere qua. In veste di consigliere comunale, al servizio di Salerno”.