Vendesi, vendesi e ancora vendesi. Dopo le società partecipate messe sul mercato, questa volta l’amministrazione comunale si è spinta ancor più in là, raggiungendo livelli inaspettati: basti pensare che in vendita ci sarà Piazza della Concordia. La notizia potrà far sorridere, ed invece è tutto vero. E non sarà neppure come la vendita della Fontana di Trevi di Totò. In quella Piazza, infatti, si potrà costruire. Quattordici milioni e 220 mila euro per portarsi a casa l’area di Piazza Mazzini e Concordia. Ma non sarà l’unica area – attualmente pubblica – ad essere messa in vendita. Lunedì l’argomento sarà all’esame del Consiglio comunale. Le aree sono state inserite nel piano delle alienazioni che si dovrà approvare. Se passerà, probabilmente, assisteremo a qualcosa di più unico che raro.
Ed ecco cosa si vende. Oltre Piazza Mazzini, c’è l’area dell’ex Cementificio (zona Grand Hotel Salerno). Qui il prezzo sale: siamo a 20 milioni e 425 mila euro per un’area in cui si prevede la realizzazione di nuovi alloggi. Poi c’è l’area di via Vinciprova (attuale capolinea Sita) che sarà possibile acquistare per 13 milioni e 975mila euro. Infine la zona del Campo Volpe, acquistabile, invece, con la modica cifra di 10 milioni e 296 mila euro.
In sostanza sono le aree rese edificabili dall’ultima variante parziale al Piano Urbanistico Comunale, che nonostante le corpose osservazioni, è stata approvata – senza troppi intoppi- dal Consiglio comunale. Ora chi acquisterà quelle aree, comprerà, in pratica, i diritti edificatori e, una volta proprietari, si potranno innalzare nuovi palazzoni. Se dovesse essere approvata e se le aree dovessero essere vendute, potremmo assistere ad una nuova e corposa colata di cemento. Gran parte tutta riversata nella zona centrale della città di Salerno.
Una operazione economica, sospettano in molti, per tentare di salvare le casse comunali sempre più vuote. «Se siamo in dissesto e in bancarotta è meglio che il sindaco faccia chiarezza e dica alla città come stanno i fatti, assumendosi le sue responsabilità», sostiene il consigliere comunale d’opposizione Roberto Celano. «Qualsiasi difficoltà – dice il consigliere – non giustifica comunque la devastazione della città a scapito dei salernitani e dei nostri figli. Non consentiremo in nessun modo questa speculazione edilizia. Così – incalza ancora Celano – si sta privando Salerno della propria identità e di ogni spazio libero».
Niente sconti dall’opposizione. «Ci opporremo con forza non solo in Consiglio comunale ma anche tra la gente con iniziative che solleciteranno la partecipazione popolare. Chiederemo anche l’intervento degli ordini professionali, nonché delle organizzazioni sindacali», dice Celano mentre da Raffaele Adinolfi, altro consigliere comunale d’opposizione parte la prima iniziativa: «Una raccolta di firme per salvare Piazza Mazzini e Piazza della Concordia». Fino a lunedì (giorno del Consiglio) – annuncia Adinolfi – «allestiremo punti di raccolta per far partecipare tutti a questa battaglia. Credo che la dignità di Salerno e dei salernitani valga più di 14 milioni di euro. Non si tratta di essere contro il cemento a tutti i costi, non si tratta di essere all’opposizione a tutti i costi, si tratta solo di salvaguardare il passato dei nostri padri e il futuro dei nostri figli».
Nessun progetto strategico per la città. «Qual è l’idea di Salerno che ha il sindaco ed i suoi progressisti dopo venti anni di amministrazione?», domanda Roberto Celano. «L’amministrazione comunale – spiega il consigliere – ha già dimostrato di non avere un progetto definitivo per la città di Salerno. Infatti durante l’ultimo Consiglio comunale, il sindaco De Luca dichiarò che purché si vendessero le aree e i diritti edificatori si sarebbe potuto realizzare in piazza Mazzini un albergo o delle abitazioni. In sostanza a proprio piacimento».
15 marzo 2013