di Andrea Pellegrino
Il Comune ci riprova e porta la società di Chechile davanti al Consiglio di Stato. In ballo c’è il 1.038.613,93 di euro che Palazzo di Città rivendica per gli oneri concessori per la realizzazione del Grand Hotel Salerno. In primo grado, al Tar, la società Immobiliare Panoramica srl è riuscita a far annullare l’ingiunzione di pagamento del Comune di Salerno. In pratica, per i giudizi amministrativi la richiesta di pagamento era ormai prescritta e quindi non più rivendicabile da parte di Palazzo di Città che ora ci riprova portando la società di Chechile in Consiglio di Stato. Se dovesse spuntarla anche in questa occasione, la partita si chiuderebbe definitivamente, con le casse comunali che resterebbero a bocca asciutta. Il Grand Hotel, nasce – nell’area dell’ex cementificio – dopo l’abbattimento del Jolly Hotel di che ha fatto spazio al progetto di Bofill a Santa Teresa. Qui la Sist srl, società riconducibile a Chechile, dovrebbe realizzare il suo pezzo di Crescent ma al momento il permesso di costruire è stato impugnato da parte del comitato No Crescent e di Italia Nostra ed ora è all’attenzione della giustizia amministrativa.