Erika Noschese
«Il Comune e le Istituzioni devono ascoltarci. Non sono in pericolo solo le nostre abitazioni ma anche e soprattutto le nostre vite. Siamo 5 famiglie e siamo tutte a rischio». E’ l’appello lanciato dalla famiglia Parisi, a Giovi che si sente perseguitata dalla giustizia per un abuso edilizio risalente a circa 20 anni fa. La Corte d’Appello, a distanza di anni, ha disposto l’abbattimento del vuoto tecnico. Per abbatterlo, spiega la famiglia, «bisognerebbe scavare vicino alle fondamenta e le nostre case sono in pericolo in quanto in una vecchia perizia si parlava di zona a rischio frana». Secondo i Parisi, infatti, a causa delle lesioni presenti negli appartamenti accanto al fabbricato, le operazioni di demolizione andrebbero a danneggiare ulteriormente una situazione già di per sé compromessa. Da qui, la volontà di procedere con la procedura che permetterebbe al Comune di procedere con l’acquisizione dell’immobile acquisito. Ad oggi, però, tante sono le cose che sembrano non tornare alla famiglia come la perizia di parte che non sembra essere stata tenuta in considerazione e la volontà – a detta dei Parisi – di due ditte di non effettuare i lavori di demolizione, pare proprio per la delica situazione che rischierebbe di compromettere le abitazioni in cui vivono i Parisi. «Le Istituzioni devono ascoltarci e soprattutto spiegarci perchè c’è quest’accanimento nei nostri confronti. I lavori di demolizione dovrebbero avvenire in questi giorni mentre proprio stamattina la nuova ditta che avrebbe accettato di procedere dovrebbe procedere con la sistemazione delle impalcature».