Andrea Pellegrino
Il Pd vuole espugnare Pontecagnano Faiano. Una sorta di riscatto dopo la sconfitta del 4 marzo ma soprattutto dopo i colpi mancati di Mercato San Severino e Capaccio la scorsa primavera. Stavolta pare che l’entourage deluchiano sia sceso in campo al 90esimo, cercando di convincere perfino un candidato sindaco (Giuseppe Bisogno), già in piena campagna elettorale, con tanto di presentazione, liste e comitati. Il tutto per rafforzare il candidato di bandiera Giuseppe Lanzara, già uscito sconfitto le scorse elezioni dallo scontro con Ernesto Sica. Un mutamento in corso d’opera non senza ripercussioni di carattere politico. Non fosse altro che la mossa di Bisogno ha inesorabilmente spiazzato i suoi primi supporters, che già aveva scelto il nome della lista il simbolo e mandato (quasi) in stampa il materiale elettorale. Ma non solo. La tempistica e la modalità non lascerebbero troppo spazio all’immaginazione. Ancor prima del «passo indietro» (definito “in avanti” dall’interessato) annunciato durante una conferenza stampa (dove non erano consentite le domande), l’intesa era stata già raggiunta. Con tanto, si vocifera in città, di placet del governatore o almeno di suoi emissari di peso. Lanzara candidato sindaco, Bisogno in corsa alle prossime regionali, con il resto della truppa (perlopiù giovani e speranzose leve, oltre il gruppo che fa riferimento a Conte) che dovrà trovarsi una nuova (non facile) collocazione politica in queste due settimane che restano fino alla presentazione delle liste.