Questa sera, alle ore 20, verrà presentato negli spazi di Art3 in vicolo San Bonosio, l’ultimo lavoro di Davide Morganti appena pubblicato da Wojtek
Si va con alla ricerca del cadavere di Nino Sciarra in questo libro, di Davide Morganti che in verità vuole accendere i riflettori sulla biblioteca della villa in cui si svolge la storia. Il giallo diventa così un piccolo compendio di letteratura del secolo breve dimenticata, in cui ritroviamo nomi quali Carlo Coccioli, Nicola Lisi, Nino Palumbo, Vincenzo Fani, Mario Pomilio o Carlo Bernari, nomi di passaggio, prima dell’avvento dei romanzieri moderni che hanno rinsecchito l’albero della lingua italiana. I fratelli Sciarra, siciliani trapiantati a Napoli, sono morti. Un uomo ha il compito di entrare in casa e recuperarne i corpi. Uno dei cadaveri viene trovato subito; dell’altro non c’è traccia. Oltre la soglia dell’abitazione, cianfrusaglie accatastate, cicche di sigarette, spazzatura, cibo avariato e libri. Soprattutto Libri. L’uomo viene inghiottito dalle stanze in cui vaga senza requie e si perde nelle pagine di autori dimenticati. Nel corso della sua vana ricerca, il mondo degli Sciarra prende corpo; quello in cui l’uomo vive, al contrario, perde consistenza, finché le due realtà si confondono con l’universo emerso dai libri. Un romanzo in cui il divagare è il solo modo per perseverare nella ricerca. Un’opera enigmatica, in bilico tra il reale e l’assurdo. E’ la sinossi de “Il cadavere di Nino Sciarra non è ancora stato trovato”, ultimo libro dello scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e giornalista napoletano pubblicato per i tipi della giovane casa editrice partenopea Wojtek, che questa sera, alle ore 20, sarà presentato a Salerno, presso gli spazi di Art3, dove con l’autore dialogherà Erminia Pellecchia, prendendo spunto dalle letture di Marilina De Caro.