ROCCAPIEMONTE. Tutti s’iscrivono al Pd e l’amministrazione va in crisi. Dovrebbe essere il contrario ma a Roccapiemonte accade che l’annessione in massa al Partito democratico di tutta la maggioranza ha messo in crisi il primo cittadino Andrea Pascarelli, pronto perfino all’estremo gesto delle dimissioni pur di uscire da un imbarazzante stallo politico. Problemi di correnti e correntine che più che realizzare un monocolore Pd avrebbero frammentato notevolmente la maggioranza mettendo a rischio la composizione dell’esecutivo cittadino. E così tutti democrat ma frazionati a secondo delle innumerevoli correnti campane. Partendo dall’origine la compagine Pascarelli nasce da tre gruppi: quello di “Rocca Forte”, quello facente capo a Polichetti e l’ultimo con a capo Mauro Ciancio. Fin qui pochi e risolvibili problemi che aumentano quando iniziano a nascere i primi gruppi Pd. Ad oggi se ne contano ben quattro: l’uno composto da Polichetti e Fimiani, sostanzialmente governativo (seguace della segreteria provinciale per intenderci), l’altro formato dall’assessore dimissionario Luisa Trezza, Avagliano e Lambiase, d’area Vaccaro, l’altro ancora composto da Roberto Polichetti per poi arrivare all’adesione recentissima di Mauro Ciancio. Praticamente una adesione in massa, che in tempi normali avrebbe fatto tirare un sospiro di sollievo al primo cittadino, pronto anche lui a sposare la causa Pd. Ed invece il risultato ottenuto è stato praticamente l’opposto. Ad oggi pare che sia stato richiesto un intervento della segreteria provinciale del Pd per risolvere una singolare vicenda.
(andpell)