di Monica De Santis
Il centro storico si rifà il look, o meglio una parte del centro storico, con precisione via San Benedetto. A rifare il look a tutto il tratto di strada sarà la Coldiretti Salerno e Campagna Amica, il mercato che da un paio di anni è ospitato, grazie alla Bottega San Lazzaro, all’interno della chiesa sconsacrata di Sant’Apollonia. Dalla metà del mese, infatti, tutti i balconi della strada e gli ingressi dei palazzi saranno addobbati con piante e fiori. “E’ il nostro modo di ringraziare la città di Salerno, ma anche coloro che abitano qui in via San Benedetto – racconta Maurizio Palladino, il titolo dell’omonima azienda agricola che avrà il compito di allestire tutta la strada con le piante ed i fiori che saranno donati da un vivavio sempre iscritto alla Coldiretti – Porteremo un po’ di colore nel centro storico di Salerno, è questo il nostro obiettivo, speriamo che venga apprezzato da tutti e che possa essere solo il primo di una serie di interventi di abbellimento del centro cittadino”. Maurizio Palladino, come dett è il titolare di un’azienda agricola ebolitana. Fondata 25 anni fa come azienda floricola, da 15 anni si occupano della produzione di ortaggi e frutta, con tanto di laboratorio per la trasformazione di ciò che producono…. “Facciamo tutto ancora come si faceva una volta, confezionando i nostri prodotti in barattoli di vetro e non usando nessun tipo di conservanti o altri prodotti chimici”. Cosa producete in modo particolare? “Diverse cose, sott’oli, sott’aceti, marmellate, succhi di frutta, passate di pomodoro. Ovviamente i nostri prodotti vengono venduti anche freschi. Abbiamo dunque, due linee di vendita i freschi ed i confezionati”. Veniamo da un anno particolarmente duro… “Molto duro. Un anno che ha cambiato la vita di tutti noi e che speriamo finisca presto, abbiamo bisogno di rivedere la luce in fondo al tunnel”. Che anno è stato per la sua azienda? “Non diverso da quello di molti altri colleghi. Essendo un’azienda che opera in campo alimentare, fortunatamente non ci siamo mai fermati, ma comunque abbiamo subito anche noi delle perdite importanti”. Perdite del tipo? “Tra il 30 e i 40% del fatturato. Purtroppo con la chiusura della grande ristorazione, che è tra i nostri principali clienti gli incassi sono scesi molto. Fortunatamente grazie alla Coldiretti e al mercato qui di Sant’Apollonia, siamo comunque riusciti a fare qualcosa”. Ha dovuto rinunciare a qualche dipendente? “No. Non ho dovuto licenziare nessuno, certo abbiamo dovuto fare tutti dei sacrifici, visti gli incassi, ma ho cercato di salvaguardare il lavoro per tutti”. Come mai ha scelto di aprire un’azienda agricola? “Per passione prima di tutto. Ho voluto portare avanti il lavoro iniziato da mia madre, poi ovviamente con gli anni mi sono adeguato ai tempi che cambiavano e ci siamo anche ingranditi. Resta il fatto che tutto quello che faccio, lo faccio con passione. Oggi nessuno vuole fare l’agricoltore se valuta il rapporto tra costi e benefici. Chi scegli questo mestiere lo sceglie perchè lo ama, ed io amo quello che faccio”.